A due giorni dall'anniversario dalla morte del fisico Ettore Majorana, torna inesorabilmente alla ribalta la sua teoria che sconvolse il mondo della scienza. Nel 1937 l’italiano Ettore Majorana, grazie ad una serie di equazioni matematiche ipotizzò l’esistenza di una nuova particella che, dopo la sua morte, prese il suo nome.
Tale particella dalle proprietà uniche non aveva nel corso del tempo ricevuto riscontri positivi in termini di ricerca da parte della comunità scientifica, difatti l'esistenza di tale particella non è venne mai dimostrata, proprio a causa del grado di difficoltà emersa nel corso degli anni.
Hai Zhang dimostra l'esistenza della particella di Majorana
Come spiega il ricercatore Hai Zhang, l'esistenza di tale evento del tutto particolare è di rara dimostrazione, secondo quanto postulato da Majorana, infatti, esiste una proprietà opposta ad ogni particella, come antiparticella, essa si ha quando il neutrino coincide con l’antineutrino e con essa si ottiene una reazione pari ed opposta alla prima, generando quindi una polarizzazione pari a zero, in presenza di alcuni campi elettrici e magnetici. Tutto ciò infatti, secondo tale ricercatore, dovrebbe essere la dimostrazione empirica della presenza di tale elemento in natura che Majorana aveva postulato nel lontano 1937.
I primi tentativi di dimostrazione di tale particella furono effettuati nel 2012, tuttavia, a causa di alcuni problemi inerenti la strumentazione disponibile, tale teoria non venne mai appurata.
Ad oggi infatti il mondo della scienza è riuscito a migliorare le tecniche di ricerca, riuscendo per la prima volta a dimostrare tale teoria.
Nuove implicazioni nel mondo della tecnologia
Quanto dimostrato aprirebbe ad una nuova stagione di ricerca nel campo tecnologico, lo studio della particella di Majorana e le sue implicazioni spalancherebbero le porte ad un nuovo periodo di sviluppo.
Tale dimostrazione infatti, avrebbe delle grandi implicazioni nello sviluppo di tecnologie e nella fattispecie per quanto riguarda la realizzazione di simulazioni computazionali ma anche nel campo dell'intelligenza artificiale, migliorando significativamente la potenza di calcolo dei nostri personal computer, riuscendo a trovare nuove risorse nella ricerca medica. Nel corso degli anni sempre più spesso è fatto uso di nuove tecnologie nel campo della medicina riuscendo a massimizzare i tempi e risorse in tale ambito.