Un team di ricercatori giapponesi, attraverso l'utilizzo dell'intelligenza artificiale, ha scoperto quattro nuovi geoglifi che fanno parte delle famose "linee di Nazca" nel deserto del Perù.
Linee di Nazca
Per "linee di Nazca" si intendono una serie enorme di disegni incisi scavando il terreno rossiccio e arido del deserto peruviano, in modo da far emergere lo strato sottostante più chiaro. Si tratta di opere di dimensioni impressionanti, realizzate tra il 300 avanti Cristo e il 500 dopo Cristo dalla civiltà Nazca. Ad oggi sono state scoperte circa 13.000 linee che compongono ben 800 geoglifi differenti, ma i lavori continuano a muoversi intorno a queste gigantesche forme misteriose completamente visibili solo dall'alto.
Infatti un team di studiosi giapponesi è riuscito ad individuarne quattro nuove, o meglio mai scoperte prima. Le raffigurazioni spaziano tra stilizzazioni umane, animali e anche di oggetti di altra tipologia.
Le nuove scoperte
Il nuovo ritrovamento è stato guidato dal professore Masato Sakai dell'Università di Yamagata. Il progetto ha avuto luogo grazie anche alla collaborazione degli esperti di IBM Japan e del Dipartimento di Archeologia delle Americhe della Sorbonne di Parigi. Le quattro figure scoperte rappresentano una figura umana di circa 5 metri, un pesce di 20 metri, un simbolo che molto probabilmente ricorda un uccello di 17 metri e un paio di zampe di 80 metri. La tecnica utilizzata ha permesso di fornire all'Intelligenza Artificiale una serie di dati (quali fotografie satellitari ed aeree ad altissima risoluzione) che sono stati trasmessi ad algoritmi ben addestrati per il riconoscimento.
In questo modo l'area della Pampa Nazca è stata setacciata come mai è stato fatto in passato.
Il mistero del significato
Le "linee di Nazca", oltre che essere patrimonio mondiale dell'UNESCO per la loro importanza e unicità, sono celebri soprattutto per i misteri che si aggirano sul loro utilizzo e sul loro significato. La curiosità ha portato una vastissima quantità di studiosi ad occuparsene.
Alcuni sostengono che si tratti di disegni utilizzati dall'antica civiltà per pratiche cerimoniali, rituali e processioni. Altri invece credono che lo scopo fosse di tipo astronomico, o che fossero dedicate a qualche divinità poichè visibili solo dall'alto. Non mancano strampalate teorie complottiste che vedono queste linee come segnali alieni.
Ciò che rimane un punto fermo è la grandiosità delle opere e del loro mistero irrisolto. La speranza è che le nuove tecnologie possano aiutare a scoprire tutto sulle "linee di Nazca", dando informazioni precise sulla civiltà che le ha incise e sui loro usi e costumi.