Le barriere coralline della Terra stanno diminuendo a un ritmo preoccupante a causa del cambiamento climatico, della pesca eccessiva e dell'inquinamento. Sebbene i ricercatori utilizzino strumenti come i microfoni subacquei per rilevare le alterazioni, le centinaia di ore di registrazioni audio sono noiose e difficili da analizzare. Per aiutare a risolvere questo problema, Google ha collaborato con il biologo marino Steve Simpson e l'ecologa marina Mary Shodipoper lanciare “Calling our Corals”, un progetto di ascolto partecipativo delle barriere coralline per tutelare l'ambiente marino.
Questo progetto viene presentato in previsione della giornata della terra 23, che si terra il prossimo 22 aprile.
La ricerca subacquea
Chiunque può ascoltare le registrazioni audio caricate sulla piattaforma, provenienti da 10 barriere coralline in tutto il mondo, e aiutare gli scienziati a identificare i suoni dei pesci, dei gamberi, degli squali e degli esseri umani come imbarcazioni e sonar. La ricerca subacquea si immerge nei misteri degli abissi, rivelandone i suoni e i segreti con lo scopo di proteggere questi ecosistemi fragili e vitali per il pianeta. Ascoltando attivamente gli oceani, i cittadini di tutto il mondo possono ora unirsi agli sforzi per monitorare lo stato di salute delle barriere coralline e prevenire il loro declino.
Il processo di annotazione audio aiuterà gli scienziati a raccogliere informazioni più rapidamente sulla biodiversità e l'attività in questi habitat marini. I partecipanti saranno immersi a 360 gradi grazie ad un audio surround in luoghi sottomarini mentre leggono l'importanza delle barriere coralline per la vita oceanica oppure visitare la mostra interattiva. Come cittadino, si può seguire una sessione di formazione per identificare i suoni dei pesci, quindi esercitarsi su clip audio da 30 secondi. Verrà chiesto di fare clic ogni volta che si sente il rumore di un pesce o di identificarne la posizione su uno spettrogramma. Si può scegliere una posizione per iniziare il viaggio, Australia, Indonesia, Filippine, Stati Uniti, Panama e Svezia.
L'intero processo dovrebbe richiedere circa 3 minuti.
La finalità della ricerca
I dati raccolti saranno utilizzati per addestrare un modello di intelligenza artificiale (IA) a identificare automaticamente le specie presenti ascoltando le barriere coralline. Ciò consentirà ai ricercatori di gestire grandi quantità di dati e di aggiornarsi più rapidamente sulle condizioni delle barriere coralline, contribuendo in modo determinante alla loro conservazione.
Il progetto spera di aumentare la consapevolezza sugli habitat corallini e di attrarre nuove colonie di pesci in barriere coralline danneggiate riproducendo suoni di barriere coralline sane utilizzando altoparlanti subacquei. Calling in our Corals consente ai cittadini di diventare scienziati, contribuendo insieme alla conservazione degli oceani e al ripristino di questi eco-sistemi vitali che sostengono la vita marina.