Dal panettone realizzato artigianalmente in casa si è passati direttamente a quello prodotto in carcere. L’idea, tutta made in Italy, è venuta in testa ai dirigenti di una cooperativa padovana denominata I dolci di Giotto nella quale trovano lavoro ben quaranta detenuti della casa circondariale Due Palazzi del capoluogo di provincia veneto.
La lista delle prenotazioni è incredibilmente lunga e corposa: solo il Vaticano ha ordinato ben trecento esemplari di questo panettone che tra le altre cose pare sia realizzato con prodotti genuini ed abbia un sapore veramente squisito.
Tra gi altri clienti si segnalano ordinativi provenienti dal Cremlino (Russia) e dalla Casa Bianca (Usa), oltre che da istituzioni e privati cittadini.
L’attività di questa cooperativa che non è nuova ad iniziative del genere associa la vendita del prodotto con la rimessa di due dei venticinque euro di costo a favore dell’Associazione Cene di Santa Lucia che sta portando avanti un progetto di adozione a distanza di venti bambini residenti n Africa.
La specialità, anzi la novità del Natale 2012 è il panettone Kabir, realizzato con uvetta passa e il superlativo Vino Moscato di Pantelleria Dop. Chi volesse emulare la generosità dei già tanti acquisitori che hanno prenotato e ritrovarsi un dolce che sicuramente non mancherà sulle mense dei potenti del mondo potrà farlo ancora prima che le scorte in preparazione vadano esaurite magari interpellando I dolci di Giotto sul proprio sito internet, Sarà un modo per essere solidali oltre che con l’adozione a distanza dei bimbi africani, anche col difficile mondo carcerario e col recupero sociale di chi ha sbagliato e si sta redimendo col sudore del proprio onesto lavoro.