Inbarba all'amore per i grassi e per il cibo spazzatura, dimostratodall'America e da altri paesi Europei, il Giappone ha approvato daalcuni anni una legge mirata contro l'obesità, in modo da prevenirearresti cardiaci, problemi vascolari e altre patologia dovuteall'eccesso di peso.
Standoa quanto stabilito dalla legge, durante la visita annuale, le aziendedovranno misurare il girovita dei proprio dipendenti che, non dovrà essere superiore a 85,09centimetri per gli uomini e ai 90 per le donne. Tutticoloro che non passeranno tale controlli, saranno costretti adimagrire.
Allo scadere del terzo mese dalla prima visita, se nonavessero perso ancora peso, saranno sottoposti ad una dietaforzata.
Alloscoccare del sesto mese dalla prima visita, sarà data un'ultimapossibilità allo sventurato sovrappeso. Se ancora una volta, nondovesse rientrare nei parametri previsti dalla legge,arriverà unasalata multa.
L'obiettivodel governo èquello di far scendere la popolazione sovrappeso del 10% entro iprossimi quattro anni e del 25% entro i prossimi sette.Com'è facile intuire, tale obbligo ha suscitato un vero e propriodibattito sociale. Il Ministero della Sanità difende la suadecisione dichiarando che unalegge del genere può aiutare tutti a stare meglio con se stessi, eammonendo tutte le compagnie e gli enti locali che non siadegueranno,con la minaccia di pesanti sanzioni finanziarie.
Masarebbero altre le motivazioni celate, dietro tale drastica manovra.Dopo lo scoppio della centrale di Fukushima, una ricerca tenuta dallostesso Ministero della Sanità, avrebbe sottolineato, che circa700mila bambini tra i 5 e i 17 anni starebbero aumentando di peso e,proprio nella zona dello scoppio si è registrato il tassopiù elevato di obesità.
Quindisarebbe stata la paura degli effetti delle radiazioni, a spingere ilGoverno Giapponese a decisioni degne di un regime dittatoriale inpieno stile.