Dmitry Itskov, uno studioso miliardario russo, ha 32 anni e affermato che non vuole passare la sua vita ad accumulare solo denaro, per poi morire e perdere tutto. L'imprenditore ha perciò deciso di intraprendere un progetto a dir poco assurdo: il suo obiettivo è rendere gli umani immortali entro il 2045. Già in molti nella comunità scientifica hanno iniziato a prenderlo sul serio, ma tanti altri sono scettici, convinti che una cosa simile non possa accadere. I passi per raggiungere l'immortalità sono quattro.

Entro il 2020 i cyborg, che non hanno sistema nervoso centrale, potranno essere comandati a distanza e secondo Istkov i primi risultati di ciò si potranno iniziare a vedere a partire dai prossimi tre anni.

Nel 2025 si potrà procedere all'estrazione del cervello dal corpo, insieme a un po' di spina dorsale e, in seguito, trapiantare il tutto in un corpo artificiale dalle sembianze umane, nel quale potrà continuare a funzionare per molto tempo.

Tra il 2030 e il 2035 lo studioso vorrebbe procedere con la replica digitale del cervello, la quale verrà caricata e salvata su un computer. Già il ricercatore Berger ha sostituito con un chip l'ippocampo di un topo, dimostrando come potesse mantenere la memoria, senza il supporto biologico. 

Infine nel 2045 si procederà a eliminare ogni fisicità, consentendo così agli individuo di vivere in modo artificiale, manifestandosi attraverso un ologramma.

Istkov ha creato la 2045 Initiative, un movimento che prevede di unire più persone e investimenti possibili nella realizzazione dell'immortalità. Ma sarà davvero possibile? Il fisico Roger Penrose ha sostenuto che la coscienza sia un fenomeno che riguarda la meccanica quantistica, la quale è legata all'universo e per realizzare il progetto dell'imprenditore russo servirebbero dei computer quantistici e quindi è impossibile che un progetto simile possa essere portato a termine entro il 2045.