Secondo i dati Istat, nel 2012 il numero di unioni matrimoniali celebrate in Italia è aumentato di oltre 2.300 rispetto all'anno precedente, per un valore assoluto di 207.138.

Questo incremento pare essere dovuto ad una crescente incidenza delle nozze in cui uno dei due coniugi è straniero: 30.724, pari al 15% del totale, 4.000 in più del 2011. Tra gli stranieri più attratti dal dire il fatidico sì nel Bel Paese ci sono rumeni, cinesi e nigeriani

In discesa, invece, le nozze tra due coniugi italiani; 39.000 in meno tra il 2008 e il 2012. Nel 2012 se ne sono registrate 152.311.

In calo anche le seconde nozze da 34.000 nel 2008 a 32.000 circa nel 2012 anche se la loro incidenza sul totale è in aumento proprio in relazione alla diminuzione delle prime nozze.

In chiesa o in comune?

Nel 2012 i matrimoni religiosi sono stati 122.297, meno 33.000 dal 2008. Segno positivo, invece per le unioni civili, che sono state 5.340, pari al 41% del totale. Con una certa differenza tra Regioni: al Nord sono maggiori le unioni civili (53%) rispetto a quelle religiose, mentre al centro la situazione è di parità. Significativo anche il fatto che il rito civile interessa sempre più anche le prime nozze, 24,5% nel 2012 a fronte del 18,8% del 2008.

Ma quando ci si sposa? Sempre più tardi rispetto ai nostri genitori: gli uomini a 34 anni e le donne a 31. E due cuori e una capanna è un detto che rimane anch'esso nei libri delle fiabe: sempre più attenti ai nostri averi, due matrimoni su tre è celebrato in regime di separazione dei beni.