Nonostante sia spesso detto e ridetto, ci sono delle cose che non bisognerebbe mai postare sui social network, giusto per non andare incontro alle spiacevoli e fastidiose insidie che la frequentazione scellerata del web comporta. Questa è una regola che dovrebbe valere soprattutto per i giovanissimi, adolescenti in particolare, ma si ritiene estesa anche agli adulti poco abituati a pensare che, veicolare foto (selfie) in desabillè o post troppo espliciti, possa rappresentare un trappola del tutto imprevedibile soprattutto appannaggio di chi fa del web un uso niente affatto lecito.
Ma nonostante i ripetuti appelli alla discrezione e alla cautela sull'uso dei social network a tutela della vita privata (privacy), si continua a fare orecchie da mercante.
Ma tant'è, cosa non si fa per un attimo di celebrità o di approvazione? Foto, tag, condivisioni e "mi piace" a pioggia rimangono comunque gli imperativi categorici di orde sempre più nutrite di internauti. Ma quali sono le cose che usualmente si postano sui social network come Facebook, Twitter e compagnia cantando che bisognerebbe guardarsi bene dal fare?
Intanto regola numero uno, evitate di dare troppo in pasto ad una comunità virtuale indistinta aspetti troppo legati alla privacy come il nome, i numeri di telefono o cellulari e l'indirizzo di casa, non incapperete, così, nel guaio di essere identificati e malauguratamente "perseguitati".
La seconda cosa, invece, che deve essere chiara una volta per tutte è che qualsiasi azione o cosa scriviamo nel web non viene mai cancellata, quindi rimane a memoria perenne. Occhio, dunque, a ciò che mettiamo nero su bianco senza riflettere.
La terza cosa consigliabile è di non associare mai quanto si scrive o si posta, anche sotto forma di immagini, ai luoghi in cui ci si trova, giusto per non esporsi a spiacevoli sorprese (furti, appostamenti).
La quarta cosa, invece, che andrebbe fatta, è di veicolare gioia piuttosto che sentimenti di disagio, utile esca soprattutto per chi ama circuire o manipolare.
Per quanto riguarda la quinta cosa che si consiglia vivamente, è di non scattarsi foto spinte e compromettenti che potrebbero diventare oggetto per ricatti o ritorsioni future.
Bisogna, inoltre, tenere a mente, come sesta cosa da evitare, che tutte le foto che immettiamo nel mare magnum di internet rimangono prigioniere del web, pronte a saltar fuori anche, ma soprattutto, nei momenti meno opportuni.
La settima cosa, invece, che si consiglia è di evitare come la peste il tag selvaggio e indiscriminato, specie se privo di qualunque approvazione. Inoltre, è giusto sapere che i dati personali che mettiamo a disposizione anche solo per avere un account e-mail costituiscono la manna per chi poi vorrà proporci offerte e promozioni commerciali, quindi usiamo accortezza. Nel caso di stalking virtuale che ambisce a diventare reale, bisogna avere il coraggio di denunciare presunte o esplicite molestie sul web, poichè, essendo materia di diritto penale, sono perseguibili con condanne più o meno severe.
Infine la decima, ma non ultima cosa che è opportuno fare è quella di non offrire la propria amicizia nei social network, nè di accertarla in modo indiscriminato. Discrezione ed oculatezza non devono diventare per forza sinonimi di tristezza. Si può fare uso dei social network senza necessariamente esporsi in modo inutile e pericoloso.