In una società che gira a ritmi sempre più frenetici bisogna riconoscere che la Festa della mamma 2014 ha mantenuto ancora inalterato il suo fascino, anche se il ruolo della donna è nel tempo cambiato in modo addirittura sorprendente e non sempre positivo, in quanto oggi alla figura femminile è richiesto uno sforzo di adattamento a molteplici ruoli da interpretare che dà veramente la misura della complessità della realtà sociale nella quale ci troviamo ad operare, non senza stress crescente, non senza difficoltà.

Le origini della Festa della mamma

Questa ricorrenza è nata il 18 dicembre del 1958.

Le prime notizie che troviamo su di essa riguardano il Comune di Bordighera, che risulta tra i primi ad essersi attivato in tale direzione, incontrando subito una serie di consensi e inviti a proseguire su questa strada.



Piuttosto curiosa la storia della Festa della mamma in quanto ha una data che varia di anno in anno, caso più unico che raro. L'idea di una Festa della mamma 2014 merita comunque un plauso perché in un mondo che presenta gravissimi segnali di crisi in ogni settore del vivere civile, dalla politica fino al mondo dello sport (caso evidente le tristi vicende che hanno caratterizzato le ore precedenti la finalissima di Coppa Italia Tim Cup tra Fiorentina e Napoli, con una vera e propria sparatoria tra pseudotifosi) sono pochi i punti di riferimento che ci rimangono e tra questi c'è sicuramente la figura materna, ristoro per ogni guaio, spalla sulla quale piangere e voce d'incoraggiamento che sa sempre trovare le parole giuste per scaldare il nostro cuore di figli che a quella sorgente inesauribile di buoni sentimenti si sono lungamente abbeverati, uscendone sempre e comunque felici e corroborati.





Nell'anno 2014 la Festa della mamma è in programma l'11 maggio, domenica. Donne, madri e soprattutto cittadine un po' disorientate da un'organizzazione sociale e culturale negli ultimi anni pericolosamente rassegnata al declino, le mamme del 2014 aspettano non tanto un dono dai loro figli quanto un contributo fattivo nella vita di tutti i giorni al loro lavoro sfiancante e soprattutto sottovalutato, al punto che in molti ipotizzano l'opportunità di introdurre una sorta di sussidio o sostegno economico a beneficio delle casalinghe che spesso finiscono per sacrificare sogni ed aspirazioni nel sacro nome di figli e famiglia.

Ci chiediamo da tempo - e in un giorno come la Festa della mamma ancor più - perché non viene riconosciuto giuridicamente ed economicamente il lavoro delle casalinghe in questo Paese dove un sussidio non si nega a nessuno. Chi vuole provare a rispondere?