Ovviamente nella vita nessuno nasce rockstar. Perlomeno non di professione e in una maniera che sia universalmente riconosciuta più o meno da tutti. A ricordarcelo, non solo l'esperienza quotidiana, ma anche la rivista NME che pubblica un simpatico e aneddotico (chi non ama gli aneddoti, in fin dei conti?) sui lavori svolti dalle rockstar prima che diventassero tali e non avessero più alcun bisogno di lavorare. Anche se fare la rockstar è comunque un lavoro per certi versi faticoso e spesso logorante sia per la mente che per il fisico a causa del noto lifestyle di questi ultimi.
Beati Loro. In Italia la notizia è stata riportata dal sito di Radio DeeJay.
Tutti sicuramente sapranno, si spera, che il leggendario Ozzy Osbourne, prima di diventare il frontman dei Black Sabbath, lavorava in unmattatoio dove, a causa dell'intenso odore, stava male e vomitava ogni giorno. Non deve essere stato facile per Ozzy, che pure avrà altre occasioni, una volta rockstar, di vomitare anche se per altri motivi. Sempre dal mondo della macellazione di animali proviene un altro grande della musica di tutti tempi, il duca biancoDavid Bowie, che a 13 anni lavorava già come fattorino per un macellaio per pagarsi le lezioni di sassofono. Un giovane davvero responsabile.
Noel Gallagher, invece, leader degli Oasis assieme al fratello-nemico Liam, ha svolto un lavoro più particolare e sicuramente più in linea con la futura carriera di musicista.
Noel era infatti un roadie. Il meglio vestito della storia, come spiega lui stesso. Un altro inglese, Mick Jagger, il quale non ha bisogno di presentazioni, a 18 anni lavorava part-time in una clinica psichiatrica. Lì perse la verginità con un'infermiera. Sempre il solito Mick insomma. Il futuro cantante Freddy Mercury invece era un lavoratore in proprio, poichè aveva un banchetto a Londra dove vendeva le sue opere d'arte e abiti usati.
Talvolta un amico gli dava una mano, Roger Taylor, col quale in seguito lavorerà ancora. Questa volta nei Queen.
Perciò se qualcuno svolge o ha svolto tali lavori, o simili, e magari canta o strimpella qualche strumento, non perda la speranza. Perchè potrebbe in pochi anni ritrovarsi su un articolo di una rivista internazionale intervistato circa i suoi precedenti lavori. Un po' come a un colloquio di lavoro, dove ci si dovrà recare nell'attesa di diventare rockstar.