Quando si parla di Videogiochi o semplicemente si pensa ai passatempi della propria infanzia è quasi impossibile non menzionare l'Atari, la pioniera di giochi arcade, console, personal computer e ogni sorta di intrattenimento elettronico fino alla fine degli anni 80, compresi i videogiochi nelle macchinette a gettoni.
Nel 1983 però, l'industria del videogioco (considerato troppo caro per l'epoca ) affrontò un periodo di profonda crisi, cosa che portò l'Atari a cercare d'uscire dal tunnel acquistando le licenze per una serie di videogiochi, passo falso che le costo la corona di regina incontrastata del regno video ludico.
Tra tali e tanti titoli, che avrebbero dovuto fare la salvezza di Atari, E.T.: The Extra-Terrestrial è sicuramente il peggiore, passato alla storia per la sua scarsa qualità grafica e non: insomma, un totale insuccesso.
Per anni si è vociferato che Atari avesse cercato "d'insabbiare" il suo errore, sotterrando tutte le cartucce invendute in qualche parte dell'America, ma, come succede per molte leggende metropolitane, nessuno ci aveva creduto, fino ad oggi. A più di trent'anni da quegli eventi, quello che si credeva essere un semplice racconto ha trovato il suo fondo di verità in una discarica di Alamogordo nel Nuovo Messico.
Durante alcuni scavi, è stato portato alla luce un numero non ancora specificato di box per cartucce di consolle Atari, tra cui numerosi esemplari di E.T.: The Extra-Terrestrial. Un grande insuccesso per Atari ma un piccolo tesoro per gli ignari archeologi, che si sono ritrovati tra le mani dei titoli che potrebbero valere una vera e propria fortuna, se venduti ai collezionisti giusti.