Infatti: questa carenza ormonale provoca un rallentamento nei processi metabolici basali.
I sintomi sono eterogenei e comprendono: aumento del peso corporeo, stipsi, anemia, sonnolenza, intolleranza al freddo.
Ribadendo l'assoluto principio che ogni patologia deve essere seguita e trattata dal medico ( in questo caso "dall'endocrinologo" ) e che il "fai-da-te" è sempre sbagliato, possiamo combattere i sintomi aiutandoci con dei rimedi naturali ed un' alimentazione corretta ricca di "iodio".
Il prezzemolo, è una pianta erbacea e aromatica dal profumo caratteristico, facilmente riconoscibile intenso e fresco.
Appartiene alla famiglia delle Ombrellifere,cresce spontaneamente tutto l'anno nelle zone mediterranee dal clima mite e temperato. Il mese di aprile è il migliore, mentre i mesi freddi, invernali sono i peggiori per un'ottima crescita.
Può essere coltivato in vaso ed i periodi migliori di semina sono i primi mesi dell'anno, così da ottenere delle piantine con le foglie di un bel verde scuro brillante (caratteristica che dobbiamo ricercare nel prodotto qualora decidessimo di acquistarlo al banco della verdura).
"La prima farmacia è la natura" ed il prezzemolo è un vero e proprio farmaco!
Del prezzemolo si consumano le foglie preferibilmente a crudo, che così sono ricche di sali minerali: calcio, potassio,ferro, rame, sodio,"iodio", fosforo e vitamine A e C.
Già i latini e i greci apprezzavano le virtù medicinali diuretiche e sudorifere del "Petroselium crispum" (questo è il nome botanico del prezzemolo). Mentre la medicina cinese ne sfruttava le caratteristiche "ipotensive" (per chiarire: abbassa la pressione arteriosa) e lo impiegava già nell' "ipotiroidismo" (oggetto della nostra indagine ),in quanto "aumenta il metabolismo basale".
Il fatto che il prezzemolo contenga " iodio " è importante, in quanto è proprio a causa della mancanza di questo minerale che la tiroide non può sintetizzare i suoi ormoni e si manifesta l'ipotiroidismo.
Inoltre sembra che il prezzemolo sia un valido rimedio contro le reazioni allergiche e la febbre da fieno, poiché si ritiene che esso agisca come "antistaminico"(inibitore dell'istamina).
Qualche manciata di foglie tritate nelle normali preparazioni alimentari, non dovrebbe causare alcun problema.
Ha un sapore pungente e leggermente amaro, che però si sposa bene praticamente con tutti i cibi.Tant'e vero che fu creato il detto: "essere ovunque come il prezzemolo"!
Può essere sfruttato per insaporire i cibi, per le decorazioni de ipiatti. Nella preparazione di salse, antipasti, primi piatti, secondi piatti di carne e soprattutto nei di pesce. Unica avvertenza: va consumato e utilizzato assolutamente a crudo per mantenerne le caratteristiche organolettiche e le proprietà "medicinali".Vitamine e minerali si perderebbero nell'acqua di cottura.
Nei piatti cotti, va quindi aggiunto alla fine.
Una ricetta veloce e semplice: "spaghetti con pecorino romano e prezzemolo":
Gli ingredienti (per 2 persone) sono semplicissimi ed economici:
Quattro cucchiai di pecorino grattugiato, due cucchiai di olio extravergine di oliva, un bel mazzetto di prezzemolo, 200 grammi di spaghetti.Sale e pepe a piacere.
Preparazione
Cuociamo gli spaghetti al dente in abbondante acqua salata. Nel frattempo scaldiamo l'olio in una padella con l'aglio tritato.Scoliamo la pasta e versiamola nella padella con l'aglio.Aggiungiamo il sale e lasciamo insaporire per qualche minuto. Spegniamo i fuochi. Spolveriamo con il formaggio ed il prezzemolo abbondante. Mantechiamo leggermente. Serviamo.