Andare a cena fuori in tempo di crisi? Un lusso. Ma come si dice in questi casi, la necessità aguzza l'ingegno. Si sta facendo largo, anche grazie ai social network e ad internet la moda del Supper Club, che altro non è che offrire i servizi proposti comunemente nei ristoranti dentro casa propria, a costi più contenuti e in modo assolutamente legale. Questa moda, che si sta sviluppando da Londra a New York, da Amsterdam a Parigi, passando per Bruxelles, Milano, Roma, Istanbul sta diventando molto virale tra turisti ma anche per chiunque voglia andare a mangiare fuori senza un eccessivo esborso economico e magari in un ambiente più familiare.

In alcuni casi senza rinunciare al gusto: molti gli chef professionisti a portata di click.

 Per tutte le tasche, per tutti i fornelli

Il fenomeno è alla portata di tutti. Non occorre infatti nessun permesso sanitario se i servizi vengono offerti all'interno della propria abitazione. Se il guadagno annuale non supera i 5 mila euro non occorre nemmeno la partita iva che viceversa serve se si supera questa soglia. Non poco nell'Italia della burocrazia, dove incartamenti e rigide regole di certo non agevolano l'apertura di attività commerciali. Per aprire un supper club non occorre nulla.

Un modo per risparmiare, un modo per guadagnare

All'inizio, la moda si è sviluppata a New York nella cosiddetta "Guerrilla Restaurant".

La location della cena era sconosciuta e tutto funzionava con un passaparola. Oggi tutto è diventato più organizzato ed esistono delle vere e proprie piattaforme che informano i buongustai delle opportunità nelle varie città. Addirittura ci sono delle piattaforme che fungono da tramite e che svolgono tutto l'apparato burocratico, trattenendo solo il 15% dei pagamenti e girando l'incasso nei proprietari delle case improvvisate a trattorie.

Un modo per socializzare

Detto così, fare un'esperienza nei supper club pare essere solo un modo per risparmiare ma in realtà il supper club è diventato anche un modo di socializzare. Cuochi improvvisati che accolgono nella propria dimora o in parte di essa completi estranei, spesso stranieri in cerca di assaporare l'essenza della italianità.

In molti casi il supper club diventa anche un contatto culturale, con letture e recitazioni. Ce n'è per tutti i gusti e per tutte le tasche.

Le community

In Italia si stanno sviluppando moltissime community. Sellalab gestisce tutto, anche le prenotazioni, ma la più grande community italiana è gnammo.com, con la sua diffusione capillare il 124 città. Per la Capitale c'è ceneromane mentre se ci si trova in Abruzzo l'ideale è Newgusto. Ci sono anche soluzioni low cost con pasti a partire da 6 euro: peoplecooks ad esempio, ideale per studenti universitari e lavoratori fuori sede.