Avete mai sentito parlare delle Ouija-board, le famose tavole da Medium, utilizzabili per sedute spiriche, attraverso le quali si otterrebbero risposte dalle anime dei defunti che si cerca di contattare? Probabilmente non avevate idea di quale fosse il loro vero nome, ma sicuramente le conoscete per la loro costante presenza in film horror, descrizione in libri, diffusione sul mercato, che ne ha contribuito così a farne un oggetto dell'immaginario collettivo quando si fa riferimento al mondo del paranormale. Ebbene, la rete offre oggi qualcosa di simile a tutti gli "acchiappa fantasmi in erba" ; con il numero spaventoso di 1,3 milioni di retweet, l'hashtag #charliecharlichallenge sta facendo veramente accapponare la pelle agli utenti di Twitter.

In cosa consiste il gioco?

La sfida "Charlie Charlie" è stata mostrata da migliaia di giovani attraverso un certo numero di video , nei quali si pretendeva di mostrare avvenimenti soprannaturali causati dall'aver intrapreso un pericoloso gioco con forze spiritiche. La sfida prevede di porre due matite sovrapposte l'una sull'altra su un pezzo di carta, così da formare una croce che divida il foglio in quattro quadranti, su cui vanno scritte le parole "sì" e "no". I partecipanti devono poi ripetere la frase "Charlie, Charlie, possiamo giocare?" . Se Charlie è tra voi, la matita si sposterà indicando la risposta. Allo spirito potrebbero così essere rivolte altre domande, sempre precedute ripetendo due volte il suo nome.

Cercando di scovare l'invenzione di questo strano gioco, la rete offre se interrogata come il fantasma Charlie - ma tramite browser e non con matite - la sua risposta: Si tratterebbe di un rituale, molto diffuso in Messico, soprattutto tra i bambini, chiamato "gioco delle matite", utilizzato per contattare lo spirito di un bambino misteriosamente suicidatosi di nome Charlie.

Declinando ogni responsabilità per eventuali fluttuazioni di oggetti di casa vostra, riproduzione di voci ultraterrene, apparizioni di fuochi fatui o altri spaventi strizza budella, eccovi come mettere in atto il rituale originale, di cui la versione diffusa tramite social risulta una semplificazione. Vi servono sei matite e un partner.

Mettetevi uno di fronte all'altro, ciascuno con tre matite, e tenetele come se fossero tre lati di una scatola, con l'estremità aperta rivolta verso l'altra persona. È meglio tenere le punte in modo che le estremità opposte, quelle con la gomma o con la parte piatta non temperata, siano puntate verso il vostro partner. Le estremità delle matite dovranno toccare quelle del vostro partner e formare un rettangolo completo.

Per iniziare il gioco, entrambi i giocatori devono dire all'unisono: "Charlie, Charlie, possiamo giocare?" Se le matite si muovono verso l'interno o verso l'alto, la risposta è si. Se si muovono verso l'esterno o verso il basso, la risposta è no. Se le matite di un lato vanno da una parte e quelle dell'altro lato vanno in direzione diverso, significa "forse" o che la alla domanda non può essere data risposta in questo momento.

È quindi possibile porre allo spirito di Charlie delle domande con sì o no come possibili risposta, e lui vi risponderà spostando le matite. Per terminare il gioco, entrambi i giocatori devono cantare: "Charlie, Charlie, ti vuoi fermare? "Dopo che le matite si saranno mosse (non chiedetemi che fare se lo spirito risponderà di voler continuare) entrambi i giocatori devono lasciare cadere le matite sul pavimento per interrompere il contatto con Charlie, e dire "ciao ciao Charlie", altrimenti la presenza potrebbe restare nell'etere, con conseguenze imprevedibili!

Come per le tavole ouija, il movimento delle matite è in parte dovuto al cosiddetto "effetto ideomotorio", un movimento umano inconscio suggerito dalla psiche, a cui si aggiunge in questo caso l'effetto della forza applicata per tenere le matite in contatto. Se non ci credete, chiedete a Charlie!