Aprile dolce dormire. Meglio ancora se distesi al sole. Le temperature quasi estive hanno scatenato i salernitani che in questi giorni, magari durante la pausa lavoro, si sono riversati in spiaggia per il primo bagno stagionale. In netto anticipo con la tradizione che colloca, senza tener conto dei più temerari, il primo tuffo tra il 25 aprile (giorno della Festa della Liberazione) ed il primo maggio (Festa del Lavoro). Da qualche giorno le spiagge del litorale salernitano sono tornate "vive" e rumorose come se la stagione estiva fosse ormai imminente.
Bagno "mordi e fuggi" in pausa lavoro
Mamme e studentesse, giovanissimi e professionisti in libera uscita, tutti con unico obiettivo: dare colore al corpo per un'abbronzatura fuori stagione da sfoggiare con colleghi ed amiche. Non mancano gli stranieri che tra una gita in costiera amalfitana ed un tour tra le bellezze del Cilento si tuffano in mare come se l'acqua fosse riscaldata dal sole di luglio. C'è chi si limita a fare una passeggiata in riva al mare o ad osservare i primi tuffi fuori stagione. In tanti si fanno tentare dalla tintarella "mordi e fuggi" ed in spiaggia il via vai è continuo.
Si ripropone la questione della balneabilità
C'è chi non può sostare più di un quarto d'ora, ma la tentazione di respirare l'aria di mare e di essere riscaldati dal tepore del sole è più forte della quotidiana routine tra lavoro e problematiche familiari.
Non solo il tratto di litorale del Lungomare Marconi, oggetto di eterne discussioni legate alla balneabilità, ma, soprattutto, la spiaggia di Santa Teresa è meta dei salernitani che hanno già abbandonato cappotti e giubbini per sfoderare maglie a maniche corte, pantaloncini e costumi. Tutti con la faccia all'insù per colorire il viso ma anche a rincorrersi un pallone sulla sabbia o ad improvvisare combattute partite di beach volley.
Il tutto mentre imperversano le querelle elettorali sulla riqualificazione del lungomare e delle sue spiagge Un dibattito che si riaccende ogni qualvolta c'è il richiamo dell'urna salvo poi restare lettera morta tra proteste dei residenti e situazioni di raccapricciante degrado.