L'anno scorso il web è stato Interrogato sulla foto scattata da una ragazza in un negozio di abbigliamento. Questa ragazza avevachiesto all'amica se le piaceva quel vestito bluche avevano di fronte, ma lei non lo vedeva blu, per lei era color oro. Da qui è cominciato il dibattito su che colore fosse quel vestito. È stata scattata una foto del vestito e pubblicata su Tumblr, per poi finire su Twitter e Facebookdove ha avuto il maggior impatto e una moltitudine di condivisioni.

Si sono tirate fuori perfino teorie scientifiche per spiegare il fenomeno

Infine si è scoperto ciò che accadeva nel nostro cervello, spiegato dalla teoria di Hermann von Helmholtz, medico fisiologo, riguardo l'inferenza inconscia, in poche parole questa teoria afferma che la nostra percezione è frutto di interpretazioni processate dal nostrocervello, noi vediamo quello che il nostro cervello ci restituisce come risultato e non come effettivamente sono. Ma torniamo all'immagine ad inizio articolo.

Voi li vedete i 12 puntini contemporaneamente?

Cliccate l'immagine ad inizio articolo per vederla a dimensione originale. L'immagine, pubblicata dal professore giapponeseAkiyoshi Kitaoka, è stata recentemente condivisa dallo sviluppatore di videogiochi Will Kerslake,ottenendo visibilità dai internauti.

L'illusione è formata da varie intersezioni, nelle quali sono posizionati 12 pallini neri. È una immagine statica, non una gif, quindi non si muove, ma nonostante ciò pochissime persone riescono a vederli contemporaneamente. Queste persone sono da considerarsi "speciali", in quanto riescono a non farsi ingannare dal proprio cervello.

Diventata trending topic su Reddit in poco tempo, l'immagine ha trovato un utente che la "risolvesse". La colpa è da attribuire alla visione periferica. Più specificatamente si tratta di una versione alternativa alla Griglia di Hermann, immagini in bianco e nero cheinnescano un meccanismo neurologico chiamato inibizione laterale, praticamentenelle intersezioni tra due colori contrastanti, quali bianco e nero, vi è una grande intensità luminosa che inganna il nostri recettori facendoci credere che ci siano pallini neri, quando in realtà non ci sono.