I selfie, la prima immagine che diamo di noi al mondo esterno, in quest'epoca digitale di Facebook e Instagram, ha un'importanza maggiore di quanto potessimo immaginare. Viviamo oramai in un mondo dove le cose vengono conosciute prima visivamente e successivamente semmai approfondite, Uno studio fatto da un team di ricercatori del dipartimento di Psicologia dell'Università di New York è riuscito ad elaborare addirittura un modello di giudizi in base a determinate caratteristiche fisiche. Andiamo a vedere nello specifico.

Selfie e modello di giudizio

Come già accennato sopra, un team di ricercatori dell'Università di New York, ha deciso di studiare in base a quali parametri la gente può "a caldo" ritenere che una persona abbia un tipo di carattere, o un altro, solamente guardando i selfie, o l'avatar del soggetto stesso.

I volti presi in esame, che sono stati più di mille, sono stati successivamente suddivisi in base a 65 differenti caratteristiche fisiche. Combinando queste caratteristiche di misurazione, il modello ha spiegato più della metà delle variazioni nei giudizi sociali di un gruppo di volontari. Il team è riuscito anche, manipolando appositamente dei volti, a generare delle reazioni standard.

Precedenti ricerche

Precedenti ricerche fatte sui selfie e sulle immagini del profilo erano giunte ad individuare un modello molto astratto. Il modello di giudizio in relazione alle immagini era spiegato attraverso tre cosìddette "dimensioni" :

  • Vicinanza (è una persona che vuole aiutarmi o no?)
  • Dominanza (è una persona che vuole farmi del male?)
  • Accessibilità (è una persona che potrebbe essere un buon partner?)

Come si evince il modello è molto vago e non esaustivo.

Conclusioni su selfie e giudizi della gente

Citando due esponenti di peso del team di ricercatori possiamo capire ancora meglio la portata di tale studio:

"Mostrare che anche caratteristiche apparentemente arbitrarie in un volto possono influenzare le percezioni delle persone suggerisce che la scelta accurata di una foto potrebbe formare (o distruggere) le prime impressioni vostre o altrui" dice Richard Vernon.

Chiosa Tom Hartley, capo del gruppo di ricerca, che "nella vita di tutti i giorni non tutti sono consapevoli del modo in cui i volti e le immagini influenzano le interazioni".

Direi che da oggi in poi prima di postare selfie sui social un pensierino lo faremo.