Si è appena conclusa la Milano Fashion Week Uomo che preannuncia quelle che saranno le tendenze per la prossima stagione. Il punto in comune di tutte le grandi firme è stato il mix che vede lo street style unirsi a stili diversi, per un risultato originale, dal forte impatto cromatico. A rendere unici questi quattro giorni sono state anche le tante persone riversatesi in città con gli stili più eccentrici, influencer, giornalisti, blogger, buyer, quasi a voler competere con le passerelle.

Feste ed eventi in giro per la città sono state seguite da tutto il mondo grazie a social come Instagram e Twitter, che rendono la partecipazione istantanea e viva.

Il via alla settimana della Moda uomo a Milano è stato dato da Zegna, che quest'anno ha scelto la Bocconi come location per la sua sfilata (mentre nella stagione precedente ricordiamo che scelse la Cattolica). La scelta ricade su un'università, socialmente riconosciuto come un luogo di cultura ed incontro, così da trasmettere un messaggio diverso da quello 'classico': meno sfilate ermeticamente sigillate, frequentate solo da chi ha un invito nominale, e più sfilate 'evento', da utilizzare come momento di svago, apprendimento e condivisione.

Sfilare dunque nella Bocconi non significa solo coinvolgere i giovani, ma avvicinarsi al futuro e uscire dai confini del quadrilatero della moda per coinvolgere tutta la città di Milano.

Tante altre Maison hanno scelto, durante questa Fashion Week Uomo, di sfilare in luoghi inconsueti e che si trovassero lontano dal centro. Vediamo Prada attuare il suo show in viale Ortles invece che in via Fogazzaro. Lo stesso vale per DSquared2 che ha prescelto una location in via Orobia 15. La zona Isola, all'ex Scalo Farini, è stata selezionata per il fashion show di Moschino.

Questa Fashion Week Uomo è stata formata da 30 sfilate, 25 presentazioni, 8 riservate a previo appuntamento, 12, con un totale di 63 collezioni uniche

Una delle Maison che più ha lasciato il segno in questa edizione è stata quella del duo Dolce & Gabbana. Si ripropone la scelta di utilizzare volti nuovi, freschi e quasi del tutto sconosciuti, i Millennials appunto, a questa scelta strategica vediamo linee stilistiche molto forti. Fiori ricamati ed impreziositi, tessuti lavorati come il velluto, o laminati ed eccentrici per giacche e pantaloni. Fantasie che si rifanno all'amore per l'Italia, la famiglia e la moda stessa.