Quest’oggi abbiamo deciso di recensire una delle più attese novità per quanto riguarda il panorama videoludico internazionale: si tratta di ‘Detroit: Become Human’ (sviluppato dalla Quantic Dream), pubblicato e distribuito dalla Sony.

Il fondatore della Quantic Dream David Cage ha prodotto questo gioco unicamente per la piattaforma Sony Playstation 4, dove dopo diversi anni di lavoro è uscito sul mercato alla fine dello scorso maggio.

Recensione di ‘Detroit: Become Human’ per Ps4

Qui di seguito andiamo a stendere una approfondita recensione per analizzare questo prodotto meglio nel dettaglio.

La storia è ambientata in un futuro vicino, più precisamente nel 2038. Ci troviamo nella città di Detroit negli Stati Uniti, dove gli androidi hanno quasi sostituito gli esseri umani per quanto riguarda la forza lavoro, alimentando un crescente malcontento e disagio tra le classi sociali più povere. Questa sostituzione è stata resa possibile dalla multinazionale Cyber Life, che non ha ipotizzato scenari drammatici. I robot infatti sono molto utili alla società ma cresce in loro un conflittuale rapporto di amore e odio verso le persone.

In questo scenario vestiamo i panni di tre androidi molto differenti tra loro, le cui vicende si intrecceranno nell’arco di una settimana: la domestica Kara, il rivoluzionario Markus e il poliziotto Connor, il più sviluppato del gruppo.

Questi tre ‘devianti’ hanno un errore nel loro sistema di programmazione e riescono così ad avere una propria morale e a provare sentimenti umani. Sarà proprio l’androide della polizia Connor a cercare di riportare l’ordine in città dopo il caos portato dai tanti devianti presenti a Detroit. L’aspetto che è maggiormente apprezzabile è il fatto che si tratta di un gioco dentro al gioco: un sottile filo psicologico condizionerà gli eventi in maniera permanente, portando a un numero elevato di finali possibili.

Si può analizzare ogni persona sotto tutti gli aspetti e ricostruire una scena del crimine per poter risalire al colpevole: ne consegue che ad ogni nostra azione gli altri personaggi interagiranno con noi in maniera diversa.

Senza dare troppe anticipazioni sulla trama principale che è composta di trenta capitoli, dobbiamo osservare però che in questo videogioco il gameplay è relegato ad una funzione secondaria, visto che sono le risposte che daremo al momento giusto e le opportune scelte comportamentali che faranno proseguire i nostri personaggi sempre più avanti fino al termine della storia. Un gioco comunque veramente molto valido, a cui non possiamo dare un voto inferiore ai 9\10 proprio per la sua unicità.