C'era da aspettarselo, l'ordinanza del 20 febbraio che ha inasprito le limitazioni al traffico si sarebbe fatta sentire in tutta la sua forza. E così, domani 22 febbraio, per il terzo giorno consecutivo, le vetture con motore diesel omologate fino ad Euro 4 dovranno rimanere chiuse in garage, persistendo il livello 1 giallo, che in base all'ordinanza in vigore da lunedì, comprende anche i veicoli in questione, con conseguente grande dispiacere da parte dei proprietari, che dovranno quindi adoperare i mezzi pubblici o, in alternativa, circolare prima delle 8 e dopo le 19, per non incorrere nelle sanzioni previste per i trasgressori.

Malgrado gli sforzi, il comune di torino non sta quindi riuscendo a far scendere la colonnina del livello di PM10 sotto i 50 mcg/m3, il limite di legge, tanto che qualcuno sta anche storcendo il naso, considerando come il blocco delle auto (stimato in circa 100.000 unità, ndr) evidentemente da solo non sia sufficiente ad abbassare i livelli di Inquinamento e che quindi la soluzione vada cercata anche in altre direzioni. Da questo punto di vista non sembra essere risolutivo nemmeno l'arrivo di 20 nuovi bus elettrici annunciati ieri dal sindaco Chiara Appendino.

Dati ARPA allarmanti

I dati forniti dall'Arpa, da questo punto di vista, sono tutt'altro che rassicuranti, con la stazione di Rebaudengo che nella giornata di ieri, nonostante il blocco agli Euro 4, si è attestata a quota 87, ovvero molto vicina a quei 100 che farebbero scattare il livello 2 arancione che provocherebbe il blocco di tutti i diesel, anche Euro 5 ed Euro 6.

Dunque non c'è pace per il cielo di Torino e considerando anche le previsioni del tempo, che danno cielo sereno, temperature sopra le medie stagionali, nebbia la sera e nessun accenno a precipitazioni, il rischio che si arrivi presto al livello 2 c'è. Intanto, le previsioni ARPA non promettono nulla di buono per i prossimi giorni; per domani si prevede quota 85, mentre per giovedì è prevista quota 83. Insomma, si respira aria cattiva in quel di Torino...