Si chiamavano Doru Constantin Olaru di anni 28 e Costel Cornel Calinciuc di anni 38, entrambi originari di Bacau,i due pastori Rumeni uccisi barbaramente nella campagna tra Chivasso e Castelrosso, durante la notte tra lunedì e martedì del 23 ottobre scorso,da assassini che hanno agito con un'inaudita ferocia per porre fine alle vite dei due giovani rumeni. Hanno utilizzato un badile per fracassare le loro teste. Hanno ammazzato per primo Doru che si trovava in mezzo al gregge di pecore che accudiva e poi, Costel che tentava di fuggire. Quest'ultimo, appena raggiunto, l'hanno sprangato staccandogli di netto la testa e in seguito hanno gettato il suo corpo tra dei rovi vicino ad un traliccio dell'alta tensione.

Infine, prima di andare via, hanno dato fuoco alla roulotte nella quale vivevano le vittime con lo scopo di cancellare ogni traccia del loro crimine commesso. Doru e Costel avevano badato ad un gregge di circa 500 o 600 pecore e le stavano per ricondurre in pianura nelle stalle dell'allevatore che gliele aveva affidate dopo aver lavorato per tutta la stagione estiva a duemila e settecento metri di quota, tra rocce e pascoli poveri, nella zona del lago Serrù.

La vendetta come movente

I carabinieri di Chivasso che hanno condotto le indagini sul caso,sin da subito hanno pensato che il movente di questo duplice omicidio potesse essere una vendetta maturata nell'ambiente non troppo distante dal mondo dei due giovani ragazzi di Bacau.

Infatti, immediatamente, i militari della "Benemerita" hanno convocato presso la locale caserma per essere interrogati l'allevatore di Nole che è il proprietario del gregge, altri pastori, contadini e Franco Pognant, il quale è l'uomo che aveva affidato le pecore ai due pastori rumeni e che è stato il primo a dare l'allarme alle autorità competenti dopo aver provato a contattarli telefonicamente intorno alle 23:00 del lunedì, giorno in cui è stato compiuto l'atroce delitto, senza ricevere alcuna risposta.

La svolta nelle indagini

Nella notte del 30 ottobre scorso si è avuta la svolta nelle indagini sull'uccisione dei due giovani pastori rumeni. Sono quattro e tutti italiani le persone fermate dai Carabinieri di Chivasso con l'accusa di aver ucciso a badilate Dorul e Costel. Gli assassini arrestati sono i fratelli Daniele, Piero e Romano Bergero di 25,30 e 33 anni e il ventinovenne Alex Bianciotto.

Sono tutti allevatori residenti in un comune del Canavese. Da quanto si è potuto apprendere dagli inquirenti, tra i motivi dell'uccisione ci sarebbero state delle questioni legate all'occupazione di terreni adibiti a pascolo e una presunta aggressione nei confronti del fratello più piccolo dei Bergero avvenuta qualche giorno prima nel comune di Foglizzo.