Mercoledì 21 maggio, arriva la seconda puntata di "Furore il vento della speranza", in onda su Canale 5 alle ore 21:10.

Anticipazioni della seconda puntata

I problemi che dovranno affrontare la famiglia Licata si presentano sempre più duri, e tra questi, Vito, Francesco Testi, non riesce a dimenticare Concetta, la prostituta che ha incontrato sul treno durante il viaggio verso la Liguria. Sofia, Elena Russo, vuole scoprire suo marito Rino Schivo, l'attore Stefano Dionisi, con chi la tradisce. Intanto Saruzzo, Massimiliano Morra definito il nuovo Gabriel Garko, conosce Irma, Giuliana De Sio, una sindacalista del luogo, che lo consiglia di denunciare il suo datore di lavoro, ma Saruzzo inizierà ad innamorarsi di lei.

Riassunto della prima puntata

Nel primo episodio, la famiglia siciliana Licata, per superare i loro problemi economici, partono per il nord in cerca di fortuna. In questo viaggio fatto di speranza, abbiamo conosciuto Crocifissa Licata, Angela Molina, il primogenito Vito, Francesco Testi e il fratello minore Saruzzo, interpretato dall'attore Massimiliano Morra, che decidono di seguire la stessa scelta intrapresa dallo zio, Mario Patanè, l'attore Giuseppe De Rosa, di trasferirsi in Liguria a Lido Ligure, ma quello che troveranno purtroppo sarà un acuto disprezzo da parte dei residenti. Costretti a vivere ai margini della città, presso una strada, detta "budello", troveranno lavoro grazie a Rino Schivo, un uomo senza scrupoli che sfrutta la mano d'opera dei meridionali.

Il successo della prima puntata

Il primo episodio di "Furore il vento della speranza" andato in onda su Canale 5 il 14 maggio, è stato visto da circa 4.704.000 mila spettatori, rilasciando uno share pari al 17.38 %, battendo la concorrenza televisiva della finale di Europa Legue tra Benfica e Siviglia che è stata seguita da 3.536.000 spettatori, con uno share molto basso pari al 13.47 %.

Le polemiche superate

In una conferenza stampa, per superare le iniziali polemiche nate intorno a questa serie, Antonino Antonucci Ferrara direttore della fiction Mediaset, affermò che non c'era nessuna intenzione di offendere i liguri e che si voleva solo sottolineare, questa storica divisione che c'era tra il nord e il sud, senza tralasciare nessun tipo di odio razziale nei riguardi dei meridionali.