Emilio Fede è stato licenziato da Mediaset il giorno 30 ottobre scorso, ma lui dice di non esserne a conoscenza non avendo ricevuto alcuna comunicazione. È certamente un duro colpo per l'ex-direttore di Retequattro visto che perderà la casa in cui vive a Milano 2, 27.000 euro di stipendio mensile lordo, il pagamento di tutte le bollette, l'ufficio, la segretaria e gli autisti. Ma a questo punto occorre fare un po' di ordine nelle vicende che lo hanno portato in questa difficile situazione.

Fede ha 83 anni compiuti, essendo nato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) il 24 giugno 1931, figlio di un carabiniere si è trasferito a Roma dopo la guerra con la famiglia.

Comincia a lavorare come giornalista prima al Mattino e poi alla Gazzetta del Popolo poi all'inizio degli anni '60 entra in Rai dove conosce anche la futura moglie e futura senatrice PDL Diana De Feo, figlia del vicedirettore Rai Italo De Feo. A questo punto la sua carriera comincia a decollare, tra i commenti sarcastici dei colleghi, e diventa inviato speciale in Africa per ben otto anni.

Nel 1976 diventa conduttore del TG1 per cinque anni ed in seguito direttore sempre del TG1 nel 1981. In quegli anni deve superare qualche problemino relativo al gioco d'azzardo, compreso un processo, fino alla chiusura del rapporto di lavoro con la Rai nel 1987. Dopo un breve periodo di lavoro con l'emittente locale Rete A, incontra l'uomo che gli cambia la vita professionale e non solo: Silvio Berlusconi.

L'ex-cavaliere, molto abile a scegliere i suoi più fedeli collaboratori, lo risolleva finanziariamente rendendolo così debitore a vita nei suoi confronti. Diventa direttore prima di Videonews, poi di Studio Aperto su Italia 1 ed infine nel 1993 del TG4 di Retequattro fino al 2012 quando è costretto a dare le dimissioni trovando l'accordo che è stato cancellato da Mediaset il 30 ottobre scorso.

Come direttore del TG4, spesso risulta fazioso e procura a Mediaset alcune sostanziose multe comminate dall'AGCOM, l'autorità per le Telecomunicazioni. Aziendalista fino al midollo e fedelissimo di Berlusconi risulta coinvolto nelle vicende giudiziarie dell'ex presidente del consiglio come il caso Ruby per il quale è stato condannato a sette anni di reclusione in primo grado.

È di qualche giorno fa la notizia del ritrovamento di foto a luci rosse di alti dirigenti Mediaset che erano state anche nelle mani di Fede nel 2012 anno del licenziamento, poi scomparse e ora ricomparse ma pare siano fotomontaggi anche malfatti. Resta il fatto che le vicende di Emilio Fede sono sempre state in qualche modo intrecciate con quelle di Silvio Berlusconi.

Oggi però Fede si sente tradito e deluso dal comportamento di Mediaset nei suoi confronti proprio quando sta per arrivare la sentenza d'appello per il processo Ruby il prossimo 13 novembre. Sarà un caso ma l'ex-direttore del TG4 è stato scaricato proprio nell'imminenza di questa importante decisione dei giudici. Certo che per un uomo come lui, con l'età che avanza sono colpi difficili da assorbire.

Comunque non avrà bisogno di iscriversi al Centro per l'impiego, chiedere l'indennità di disoccupazione ed entrare a far parte del gruppo dei milioni di esodati in attesa della pensione, poiché lui l'età pensionabile l'ha raggiunta da un bel pezzo e l'assegno mensile sarà ben sostanzioso. In conclusione tutto finirà in tribunale e speriamo che i giudici mettano finalmente la parola fine a questa "liaison" che dura ormai da troppi anni con comportamenti abbastanza esecrabili da parte dei protagonisti.