Chi si sintonizzerà su Rete4 non potrà più vedere sul video Emilio Fede nei suoi celebri alterchi con i redattori. Il rapporto controverso con la rete Mediaset si risolve con un licenziamento in tronco dell'anchorman siciliano mediante l'invio di una raccomandata. La data è del 30 ottobre 2014 ma la notizia viene data solo oggi dal quotidiano La Stampa di Torino.

La raccomandata del gruppo Rti

Emilio Fede e Mediaset era un binomio indissolubile che durava dagli anni '80, cioè dall'esordio delle emittenti televisive. Il gruppo Rti ha comunicato all'ex direttore di Rete4 la decisione di interrompere questo lungo rapporto di collaborazione con decorrenza immediata.

Il fatto avviene a pochi giorni di distanza dalla sentenza di appello per il processo Ruby 2 conclusosi con il provvedimento di condanna in primo grado a 7 anni di reclusione. Nella stessa raccomandata che notificava l'interruzione del rapporto lavorativo è contenuto l'invito a lasciare l'appartamento attualmente occupato entro la data del 30 novembre 2014. Per l'ottantatrenne ex direttore questo è il congedo definitivo dalle reti televisive.

Le motivazioni

La raccomandata giustifica il provvedimento di licenziamento immediato individuando la giustificazione nell'indagine penale condotta dalla Procura milanese che mette sotto accusa Fede e il suo ex collaboratore e personal trainer Gateano Ferri relativamente ai reati di associazione per delinquere e diffamazione.

Fede si difende da quelle accuse dicendo di aver pagato per una foto che ritraeva il presidente del gruppo Fedele Confalonieri in foto e video oseè e di aver anche pagato un transessuale che aveva posato, consegnando poi il tutto a Mediaset. Questo però non è bastato per evitare il licenziamento dal gruppo milanese.

Deja vu

Qualcosa del genere era già successo ben quattro anni fa quando in seguito al suo licenziamento ci fu l'intervento dell'amico Berlusconi a salvarlo e a reintegrarlo nell'organico di Rete4.

Questa volta però non è stato possibile evitare la rottura che del resto, tra non più di 7 mesi, sarebbe divenuta definitiva comunque per la naturale scadenza del contratto prevista per giugno del prossimo anno. Per Fede è dunque arrivato il momento di andare in pensione.