Dopo la pausa di una settimana, dovuta al venerdì santo di Pasqua, torna questa sera in diretta tv su Rete 4, Quarto Grado, il programma condotto da Gianluigi Nuzzi con Alessandra Viero. La trasmissione tornerà a occuparsi di Guerrina Piscaglia, la donna di 50 anni scomparsa quasi un anno fa da Ca' Raffaello, frazione di Badia Tedalda (Arezzo). I Ris dei carabinieri stanno facendo delle analisi per scoprire se alcuni resti di ossa umane, ritrovati in un piccolo cimitero della zona, possono attribuirsi a Guerrina, anche se per capirlo ci vorrà qualche settimana.

Il principale sospettato della scomparsa di Guerrina è il religioso padre Graziano, originario di un paese africano, che nega qualsiasi imputazione a suo carico.

Quarto Grado da qualche settimana si occupa anche della tragica morte dei due fidanzati uccisi il 17 marzo scorso a Pordenone, Trifone e Teresa. Resta ancora un mistero il motivo per il quale i due siano stati barbaramente uccisi con alcuni colpi di pistola, all'uscita di una palestra dove l'uomo si recava abitualmente per gli allenamenti. Quella sera, dopo le 19.30, Teresa era andata a prendere Trifone con la macchina, ma qualcuno nel parcheggio della palestra ha sparato. Gli inquirenti stanno seguendo diverse piste, per cercare di far luce su questo caso che resta ancora molto intricato.

Un altro caso di cui si tornerà a parlare questa sera è quello della morte di Irene Focardi, l'ex modella di 43 anni, di cui non si avevano più notizie dal 3 febbraio scorso, fino a quando, il 29 marzo, il suo cadavere è stato rinvenuto all'interno di un sacco nero in plastica in un quartiere di Firenze. Le indagini hanno portato all'arresto di un uomo di 50 anni, Davide Di Martino, ex compagno di Irene, con gravi indizi di colpevolezza, anche se non ha ancora confessato di essere stato lui l'autore del delitto.

Sembra, inoltre, che c'è un collegamento di questa vicenda con la scomparsa di un'altra persona, Giancarlo Morelli, un 76enne di cui non si hanno più sue notizie dal 2012. Infine, gli ultimi aggiornamenti riguardanti il caso di Elena Ceste, dopo che uno dei legali di Michele Buoninconti, ha rinunciato all'incarico di difendere l'uomo, marito della donna e accusato del delitto.