Beautiful sta letteralmente sparigliando le carte. Amori, intrighi e vendette sconvolgeranno la vita della famiglia Forrester. A catalizzare l'attenzione del pubblico, nelle ultime settimane di programmazione americana, è stata senza dubbio la vicenda legata alla morte di Aly. Ivy ha ricattato Steffy (Jacqueline McWoods) col video della caduta della cugina per diventare nuovo volto della Forrester. Storie veramente avvincenti dunque ma non finisce qui. Altri importanti colpi di scena sono in arrivo direttamente dagli Stati Uniti. A quanto pare, una relazione è giunta al capolinea.
Chi sarà la coppia che si separerà?
Ridge lascia Caroline
Ebbene, a scoppiare saranno i Carridge e cioè la coppia composta dai due stilisti dell'azienda Ridge (Thorsten Kaye) e Caroline (Linsey Godfrey). Che cosa succederà? Sarà proprio Forrester a lasciare la nipote di Bill Spencer (Don Diamont). In realtà, la fine di questa relazione era già nell'aria quando Ridge aveva deciso di non avere altri figli con la ragazza. Tuttavia, in un colloquio con Brooke, l'uomo sembrava aver deciso di assecondare la fidanzata in questa sua scelta e aveva discusso proprio con l'ex moglie della possibilità di ricominciare tutto da capo. Ma, i telespettatori americani sono rimasti sconvolti quando il figlio di Eric ha lasciato Caroline dicendole di costruirsi la famiglia che desidera con qualcun altro.
Caroline è, ovviamente, rimasta sconvolta e questo potrebbe essere proprio il motivo per cui la ragazza inizierà a prendere degli ansiolitici. Che cosa combinerà sotto l'effetto dei medicinali? Possibile che finirà al letto col figliastro Thomas? Questa sembra essere l'ipotesi più accreditata e sicuramente ne vedremo delle belle.
Inoltre, non dobbiamo dimenticare che Ridge sembra nascondere un segreto su quello che è avvenuto a Parigi e ciò potrebbe essere ulteriore fonte di sconvolgimenti. Quindi, anche questo triangolo amoroso è destinato a catalizzare l'attenzione di Beautiful e per vedere queste scene anche in Italia dovremo attendere solo circa 3 mesi.
