Qualche giorno fa, fin dal primo mattino migliaia di fan si sono accalcati per dare il benvenuto a Cara Delenvigne e Kate Mossfuori dal negozio Mango in corso Vittorio Emanuele a Milano. Bellissime, statuarie, si sono presentate tenendosi per mano: giacca nera, jeans aderentessimi e camicia bianca per Kate Moss; minigonna e camicia ampia verde militare per Cara.

La Delenvigne ha manifestato insofferenza per i paparazzi presenti

"Per cortesia, smettetela di puntarmi gli obbiettivi addosso, non sono un animale dello Zoo - ha scritto in un tweet la top model, ora anche attrice.

Se poteste sentirvi come mi sento io in questo momento capireste ciò che provo". Così si è sfogata sui social, meditanto pure vendetta; tanto è vero che ha aggiunto:" Quando avrò un pò di tempo, scoprirò dove abitate e mi apposterò fuori dalle vostre case, insieme a degli amici muniti di macchine fotografiche". Una reazione alquanto bizzarra, visto che la sua fama è dovuta almeno in parte proprio ai paparazzi, una categoria che ha un nome piuttosto singolare...

Da dove arriva il termine "paparazzo" per definire i fotografi?

Un termine che viene usato soprattutto per quelli che inseguono accanitamente, in cerca dello scoop, i personaggi più famosi: dall'attrice al cantante, dal calciatore alla velina, per finire ai politici ripresi in vari momenti delle loro giornate e in occasioni mondane.

La prima volta fu usato nel film"La Dolce Vita" di Federico Fellini, dove fu usato come cognome di uno dei personaggi. Lo scelse Ennio Flaiano, sceneggiatore del film, abruzzese di nascita. Le vongole, infatti, in Abruzzo vengono chiamate "paparazze". Con questo buffo nome si allude al continuo chiudersi e aprirsi delle valve, così come fa il fotografo che apre e chiude l'obiettivo della macchina per scattare le foto.

Il paparazzo è ancora oggi un fotografo di attualità mondana e scandalistica

Dunque era il cognome del fotografo di cronaca rosa, oggi definito "Gossip", che accompagnava Marcello Rubini. Il giornalista, personaggio principale interpretato da Marcello Mastroianni,infatti lo seguì fedelmente in tutti i sette giorni e le sette notti in cui si svolge la trama del film, rimasto nella storia del Cinema.