Si comincia con “Imagine” e con l’emozione dei concorrenti ancora in gara – affiancati dagli esclusi e dagli ex-vincitori – alcuni in lacrime e tutti in fila in un coro unanime, che rendono omaggio alle vittime delle stragi di Parigi. X-Factor commemora così gli eventi di venerdì scorso: con semplicità, forse un tocco di retorica ma senza scenografie roboanti. C’è solo un pianoforte bianco illuminato da tante candele sul palco, a richiamare un pianoforte simile, suonato proprio dinnanzi al Bataclan la mattina dopo gli attentati.
È un piccolo momento di raccoglimento che lascia subito spazio a una puntata serratissima, che abbandona le esitazioni di quella precedente e non concede allo spettatore un attimo di respiro.
Leonardo è il primo escluso dei voti da casa
I concorrenti si presentano su due pedane sovrapposte, come statuine di zucchero su una torta matrimoniale. Ognuno di loro interpreta il proprio cavallo di battaglia, mentre le pedane girano e offrono ai concorrenti un risicato minuto e mezzo di tempo per convincere il pubblico di meritarsi il posto in gara. I giudici avranno ancora meno tempo per illustrare le loro doti e catturare voti.
Il televoto va avanti, mentre arriva l’ospite unico della serata, Franco Battiato. È “La Cura” il brano che offre al pubblico ma una voce non all’altezza e due ritardi rendono la sua performance debole, tanto che il Maestro se ne lamenterà indignato a fine canzone, davanti a un Cattelan che sposta lesto l’attenzione sul tour promozionale di cui l’artista è protagonista.
Dopo una lunga e tribolante attesa, Cattelan elenca lentamente tutti i concorrenti che hanno superato la prova del fuoco. L’escluso è Leonardo, che ringrazia commosso il pubblico, prima di ritirarsi mestamente dietro le quinte.
Un ballottaggio inaspettato penalizza i Landlord
La seconda manche mette in gara tutti i concorrenti in una sola volta.
Giosada si esibisce in una versione professionale e convincente di “Sex on Fire”, mentre gli Urban Strangers si riconfermano un duo potente basandosi solo sulle proprie voci e sulla chitarra acustica; i Moseek azzardano, un po’ scivolano ma sono sempre eclettici; i Landlord sembrano aver capito la lezione e si presentano più convinti.
Convinto non è Davide, che a Tenco avrebbe preferito qualcosa di più moderno e pecca di manierismi esagerati. Anche Enrica sembra incerta nel nuovo look da rocker ribelle che Skin le ha cucito addosso. A suo agio con la canzone assegnata è invece Luca che dimostra una profondità di voce inaspettata per un sedicenne, intonando Ed Sheeran.
Stupiscono i risultati dei ballottaggi, che penalizzano i Landlord – nonostante una buona esibizione – e Giosada, che pure ha riscosso un successo di like e tweet, che farà rivoltare i fan sui social. Nel confronto i Landlord usciranno perdenti di fronte a un Giosada che dimostra sempre professionalità anche nei momenti tesi del ballottaggio.
Da più parti si agita il sospetto che alla regia di X-Factor si siano fatti prendere la mano per risvegliare l’interesse del pubblico, mettendo in difficoltà uno dei concorrenti di punta ed eliminando una delle band di Fedez, colpevole di avere ancora la squadra al completo.
Lo stesso giudice è nervoso per tutta la serata: commenti acidi e le discussioni fuori onda con i colleghi si sprecano.
Sia come sia, un dato di fatto viene riportato da Alessio Viola nell’Xtra Factor: la puntata è stata un successo, “abbiamo raggiunto il record di tre milioni di voti”, spiegherà poi il conduttore.