Sebbene gli ascolti non siano più quelli di una volta, i talk show continuano ad essere trasmessi, a proliferare, creare discussioni e polemiche. E' il caso di Ballarò, trasmissione che va in onda dal 5novembre 2002 su Raitre in prima serata, ideata da Paolo Ruffini e Giovanni Floris. Quest'ultimo l'ha condotta ininterrottamente fino al 2014, poi sostituito dal giornalista di Repubblica,Massimo Giannini, per passare a La7. Dopo l'ultima puntata di martedì 26 gennaio, Giannini è finito nella bufera, con il segretario della commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi che ne ha chiesto perfino il licenziamento.

Vediamo cosa ha detto.

Le accuse a Giannini

La trasmissione si è occupata, tra le altre cose, anche del recente scandalo delle banche. Giannini ha usato un termine chenon è piaciuto né ad Anzaldi né alla maggioranza del PD. Ossia ha parlato di «rapporto incestuoso» tra il Ministro Maria Elena Boschi e Banca Etruria. Il conduttore, di fronte alle accuse, si è limitato ad un laconico: «Quelle di Anzaldi sono frasi che si commentano da sole». Ma come detto, la maggioranza PD fedele a Renzi sta con Anzaldi, così come Guelfo Guelfi, consigliere di amministrazione dell'azienda pubblica in quota renziana: «Ciò che è successo a Ballarò non mi piace (...) bisogna avere il controllo di sé stessi se si parla al pubblico».

La difesa a Giannini

Ma il conduttore di Ballarò ha incassato anche una cospicua difesa. Come quella di Carlo Freccero, consigliere d’amministrazione Rai in quota Cinquestelle, che parla di manganellate e di vergognarsi di aver votato PD. In difesa di Giannini anche la cosiddetta minoranza PD, che parla di nuovo "editto bulgaro" (termine utilizzato durante il Governo Berlusconi) e di atteggiamenti alla Grillo.

Quest'ultimo, che ha sempre attaccato Giannini, questa volta si schiera in suo favore. Lo stesso programma, in una nota ufficiale, va in difesa del suo conduttore. Il Comitato di redazione del programma parla di ennesimo attacco rivolto a Giannini da parte del Governo. Voi che idea vi siete fatti?