Il 24 febbraio 2003 è stato un giorno triste per Roma e per tutti i romani. Nelle prime ore del mattino si è spento l'Albertone Nazionale all'età di 82 anni. In mezzo secolo di Cinema ha interpretato innumerevoli personaggi, dallo scapolo, al seduttore, dal medico della mutua, al vigile urbano. Ha percorso con i suoi film la storia dell'Italia dal dopoguerra ad oggi. Negli anni 40 e 50 ha realizzato preziose pellicole in bianco e nero a fianco di grandi registri del calibro di Ettore Scola, Steno, Dino Risi e attori famosi come Aldo Fabrizi, Walter Chiari, De Filippo, Nino Manfredi, Sofia Loren, Monica Vitti.

A 13 anni dalla sua morte Alberto Sordi torna a far parlare di sénon per le sue pellicole cinematografiche ma per un'eredità contesa.

In ricordo di Alberto Sordi

Nel 1954 esce "Un americano a Roma". Sarà proprio questa pellicola a consacrare la popolarità dell'attore. Il film racconta la storia di un ragazzo di borgata con il mito dell'America e del cinema hollywoodiano. Nando Mericoni, nome d'arte "Santi Bailor" perditempo, sfaccendato, combina guai, tipica caricatura del perfetto "romano de Roma", parla come Joe di Maggio, si muove alla John Wayne e balla imitando Gene Kelly. Storica è diventata la scena del piatto di maccheroni di fronte ai quali Sordi, dopo aver tentato con lamostarda e latte, se n'esce con il proverbiale "Maccherone m'hai provocato e io te distruggo".

Lacaricatura dell'italiano doc

Sordi guardava, osservava, catturava immagini e poi riportava sullo schermo personaggi dell'Italia contemporanea, ognuno con la propria personalità e con un linguaggio di tutti i giorni. Molte delle sue espressioni sono entrate a far parte del nostro vocabolario come per esempio: "Che ce l'hai n'a casa?" E vattene a casa!; oppure "Ammazza che fusto".

E come dimenticare la scena: "Lavoratori prrrrrrr" condita con l'ardito (per quei tempi) gesto dell'ombrello.

Subito dopo la sua scomparsa c'è stata una sovraesposizione di notizie e filmati. Peccato che il blasonato cinema non gli abbia riconosciuto una statuina d'oro. Eppure in più di un'occasione si meritava di stringere in mano l'Oscar.

Purtroppo a 13 anni dalla sua scomparsa si ritorna a parlare di Alberto Sordi non per le sue pellicole, ma per la sua eredità.

Parenti a Domenica Live

Domenica 21 febbraio 2016 alcuni cugini di Alberto Sordi sono stati ospiti di Barbara D'Ursonella trasmissione Domenica Live. Trentasette parenti del comico romanohanno impugnato il testamento della sorella Aureliae accusato l'autista Arturo Artadi di circonvenzione di incapace. Non sono mancate le accuse da entrambi le parti.A schierarsi contro i parenti anche PaolaComin amica e addetto stampa della famiglia Sordi. Alberto Sordi personaggio moltoriservatoavrebbe gradito che venisse ricordato per i suoi lavori cinematografici e nonfinire sui giornali e nei salotti televisivi per alimentare il Gossip.Come diceva Alberto Sordi la realtà dell'essere umano è tragica solo per un quarto, la parte restante è comica. Chissà se da lassù sta ridendo di noi.