"Sanremo è Sanremo" anche per le polemiche che puntualmente attraversano l'amato/odiato Festival della canzone italiana. Questa volta nel mirino del popolo del web è finito il conduttore Carlo Conti, bersagliato sui social per l'eccessivo compenso che avrebbe ricevuto per dirigere i lavori della manifestazione. Le quotazioni sarebbero salite sino a 650 mila euro; a fronte dell'alto tasso di disoccupazione, della crisi e dei terremoti che hanno colpito il Centro - Italia.

A fronte di questo critiche, il presentatore non si è lasciato scappare l'occasione per intervenire e mettere in chiaro come stanno le cose.

Le parole di Carlo Conti

Carlo Conti ha rilasciato una lunga intervista al settimanale 'Chi' in cui si è detto molto dispiaciuto per le accuse che gli sono state rivolte personalmente, attraverso i commenti sui social networks. Nel corso delle dichiarazioni rilasciate, ha precisato alcuni dettagli sia sulle potenzialità del Festival in termini economici, sia sulla questione beneficenza.

Carlo Conti ha ricordato che la kermesse della musica italiana per antonomasia è una macchina in grado di produrre ricchezza. Negli ultimi due anni, infatti, il Festival ha dato segnali molto positivi in questo senso. Diversi programmi, inoltre, non incidono sul canone ma attingono ai ricavati che provengono dalla pubblicità.

Sul piano personale, Conti ha puntualizzato che la beneficenza è un aspetto privato, che non necessariamente deve essere sbandierato in pubblico.

Infine, il presentatore ha aggiunto che nel corso del Festival ci sarà spazio anche per il sociale, come già avvenuto nelle trascorse edizioni. Anzi, dati gli accadimenti di quest'ultimo anno, ci saranno più momenti dedicati alla vita reale e ai più bisognosi; perché anche questa è la vocazione del Festival di Sanremo.

Le parole di Carlo Conti non hanno placato il populismo di Salvini, leader della Lega Nord, che è intervenuto definendo gli alti compensi come una cosa indegna. Cifre che, a suo avviso, dovrebbero essere destinati alle zone terremotate ed alla protezione civile.