Il critico d'Arte, Vittorio Sgarbi, sostiene su Facebook di possedere un documento che dimostrerebbe che i cantanti de Il Volo non sarebbero mai stati invitati dal neo-Presidente degli Stati Uniti d'America a cantare nel giorno del suo insediamento alla Casa Bianca (che avverrà il prossimo 20 gennaio). Vittorio ha esortato i tre cantanti lirici a dimostrare la verità dei fatti.
Vittorio Sgarbi vs. Il Volo
Appresa la notizia secondo cui i cantanti lirici de Il Volo avrebbero rifiutato l'invito a cantare per l'insediamento di Donald Trump nella White House, Vittorio Sgarbi ha postato due video su Facebook per mezzo dei quali il critico si è scagliato duramente contro il gruppo musicale; nel corso della registrazione del primo video postato dal noto critico sul suo profilo ufficiale, Vittorio Sgarbi ha dichiarato: ''Loro devono cantare o essere concordi con le idee di Trump, ammesso che ne abbiano di idee?
Trump, anziché invitarli, metti un loro CD e mandali a quel Paese.''
Alle prime durissime affermazioni di Sgarbi, (che ha attaccato Il Volo ricordando che sono stati lanciati nel mercato musicale da Tony Renis, che i 3 cantanti avrebbero poi tradito per lavorare con Michele Torpedine), sono seguite le parole di Paolo Barone (uno dei componenti de Il Volo): ''Un cantante non è un CD, ma è una persona libera di scegliere.'' Non si è fatta attendere la controreplica del critico d'Arte a Barone, con la pubblicazione di un secondo video su Facebook: ''Siamo certi che Donald Trump li abbia invitati veramente? Io ne dubito.'' Vittorio Sgarbi ritiene che Il Volo avrebbe inventato la storia dell'invito ricevuto per cantare all'insediamento del nuovo inquilino della Casa Bianca (il prossimo 20 gennaio 2017), al solo scopo di creare 'headlines' mediatici e consenso popolare: ''Tre cog**oncelli di periferia inutili. Sono certo che non potranno mai esibire nessun invito ufficiale ricevuto dalla segreteria di Trump. Ve la siete inventata per fare i fenomeni. I fenomeni senza ali. 'Il Volo': Volate senza ali.''