Tra circa una settimana sarà Carnevale. E, si sa, in quel giorno “ogni scherzo vale”. E pure ogni maschera. In varie città italiane è già impazzato da qualche settimana, con maschere di ogni tipo e sfilate di carri. A mo’ dei più noti carnevali di Viareggio o Venezia. Certo, il trash e la discutibilità non manca ogni anno. E anche quest’anno la regina dei costumi più spiazzanti è lei, la città della creatività per antonomasia. Ovvero, Napoli. Infatti, la foto di due bambini travestiti da Maurizio Costanzo e Maria De Filippi impazza su Facebook.
Tra commenti divertiti e qualche critica. Ecco il fenomeno social di Carnevale e qualche precedente sempre partenopeo all’altezza.
Carnevale, costume di Costanzo e De Filippi impazza sui Social
La foto sta facendo il giro dei social. Soprattutto su Facebook, in una catena di condivisioni ormai incontrollata. Nella foto scattata sapientemente dall’alto, si intravede una bambina con parrucca bionda, occhiali neri e abito sempre nero. In pieno stile Maria De Filippi. Al suo fianco, più basso e paffuto, un bambino in gilet nero, camicia bianca, baffetti e parrucca con pelata. Oltre le condivisioni, non mancano i commenti. Il commento più divertente è di un utente che parafrasa in chiave ironica i titoli dei programmi condotti dalla De Filippi e una famosa pubblicità di Maurizio Costanzo di qualche anno fa: “Lei conduce Amichetti, C’è pappa per te e Bimbi e bimbe.
Lui famoso per la pubblicità del pannolino coi baffi". C’è poi chi ironizza sulle loro diverse altezze, che comunque rispecchiano quelle reali. E chi già li proclama non solo migliore maschera del 2017, ma anche fino al 2020.
Carnevale, i precedenti a Napoli
Ma Napoli si è contraddistinta anche negli anni precedenti per le sue maschere alquanto singolari e talvolta discutibili. Lo scorso anno, ad esempio, un bimbo di pochi mesi fu mascherato da polipo e inserito nella pentola con una finta tavola imbandita.
Anni addietro fu la volta di Papa Francesco, ma anche del costume di Francesco Schettino con il carrozzino adibito a Costa Concordia. Ma a battere tutti i costumi fu quello di Michele Misseri. Con camicia a quadroni e cappello da contadino. Un costume di cattivo gusto che cavalcò, come gli altri, comunque un must mediatico di quel periodo. Peccato che poi nessuno si chieda cosa pensino i bambini che alla fine li indossano.