Seconda classificata a Sanremo 2017, dopo un confronto all'ultimo sangue con il vincitore della competizione, il cantautore carrarese Francesco Gabbani, Fiorella Mannoia ha sicuramente stregato pubblico e critica con il suo bellissimo pezzo 'Che sia Benedetta', intenso inno alla vita che ha ricevuto l'apprezzamento addirittura dal Cardinal Ravasi. Ebbene, a fronte di questo grande successo, oggi una collega della leonessa romana ha gettato un'ombra sull'originalità del pezzo. Ospite a Pomeriggio cinque, infatti, Marina Fiordaliso ha sostenuto che l'autrice della Mannoia, Amara, abbia composto un brano simile a quello che lei presentò a Sanremo nei primi anni 2000.

Non si può negare che si tratti di un'accusa triste per un'artista dalla carriera quasi cinquantennale, seppure alla fine ridimensionata.

Fiordaliso: 'Che sia benedetta è molto simile ad Accidenti a te'

Ebbene, secondo Fiordaliso, la canzone 'Che sia benedetta' avrebbe un mood molto simile alla sua 'Accidenti a te', composta dal compianto Giancarlo Bigazzi e nona classificata al Festival di Sanremo del 2002, anche se non si può arrivare a parlare di plagio. A pomeriggio 5, dopo aver messo a confronto i due pezzi, l'opinione degli ospiti si è divisa tra chi parlato di armonie affini e chi invece ha sostenuto che non ci sia questa grande somiglianza. Del resto, questa non è l'unica polemica che si è sviluppata intorno all'ultima edizione del Festival.

Ieri, ad esempio, Gigi D'Alessio all'Arena di Massimo Giletti ha manifestato il proprio dissenso per la composizione della giuria di qualità, a suo dire poco competente e ricca di pregiudizi nei suoi riguardi. E non è stato il solo: sia Al Bano che Ron, infatti, a modo loro hanno fatto capire che il trattamento subito potrebbe spingere in futuro le vecchie leve della musica italiana a non partecipare più a Sanremo col rischio di venire così pesantemente maltrattate. A questo punto, la domanda sorge spontanea: la Mannoia replicherà all'accusa ricevuta da Fiordaliso?