La giornata della donna è passata solamente da un giorno e le polemiche si sono già accese con grande fervore. Quest'anno la tradizionale festa ha avuto un sapore più malinconico, più triste e "rivoluzionario". Le donne si schierano una accanto all'altra e marciano nelle grandi città per raccontarsi, perché la violenza purtroppo esiste e miete ogni giorno le sue vittime.
La violenza
I racconti di violenze e femminicidio fanno parte oramai della nostra cronaca. Sono fenomeni che lasciano senza parole, che ci fanno riflettere umanamente sui nostri valori, mettendo in risalto i disagi sociali che questa società continua a trascinare dietro di sé.
I racconti spesso riguardano situazioni di povertà, di difficile inserimento sociale e lavorativo, ma altre volte, sempre più di frequente, la violenza e le persecuzioni trovano spazio in vite molto normali e in quotidianità altrettanto normali. Bisogna prestare molta attenzione a questa tendenza, verso la quale è necessario porre uno sguardo attento e immediato.
Il caso Muccino che lascia senza parole
Come dicevamo la violenza riguarda tutti, ogni livello sociale e ogni contesto famigliare. elena majoni, ex moglie di Gabriele Muccino, ha deciso di raccontare al grande pubblico la sua esperienza personale, spiegando come le botte e i pianti abbiano fatto parte delle sue giornate per molto tempo.
Inoltre ha sottolineato come sia importante saper fermare questo vortice di violenza, altrimenti è in grado di inghiottirti. In occasione della giornata internazionale della donna, il Corriere della Sera racconta questa tormentata vicenda che è giunta da pochi giorni a conclusione. Infatti, dopo dieci anni dalla denuncia di lei, il fratello, Silvio Muccino, ha ammesso di aver mentito per proteggere Gabriele, ed ora finalmente giustizia è stata fatta.
Le violenze fisiche si sono perpetrate per diversi anni fino ad uno schiaffo così forte da causare la rottura del timpano all'ex violinista, costringendola a interrompere la sua carriera. La parte più surreale ha riguardato il processo, dove Gabriele ha additato Elena indicandola come un'arrampicatrice sociale pronta a tutto. Il messaggio di Elena è molto chiaro ed è rivolto a tutte le donne: non abbiate paura, denunciate!