Si è concluso domenica notte il revival di twin peaks, andato in onda esattamente ventisei anni dopo la conclusione della seconda stagione del telefilm che aveva lasciato i suoi fans con il fiato sospeso e un sacco di domande irrisolte. David Lynch, però, non si smentisce: anche questa volta ha trovato il modo di sfoggiare il surrealismo e l’enigmaticità propri di tutta la sua produzione cinematografica.
Every viewer is going to get a different thing. That's the thing about painting, photography, cinema. Tradotto: “Ognuno capisce una cosa diversa.
Ciò riguarda la pittura, la fotografia, il cinema”. Con la suddetta frase Lynch descrive la propria produzione perfettamente, con un particolare riferimento al finale del Revival di Twin Peaks. Quest’ultimo è stato presentato in TV con due puntate in un’unica serata, nelle quali la situazione generale vede un ribaltamento precipitoso: se, infatti, la terza stagione ha avuto uno svolgimento alquanto lento durante i suoi primi sedici episodi, negli ultimi due si vede un’atmosfera più simile alle prime due stagioni e dei colpi di scena più che inaspettati.
L’eventualità di una quarta stagione
La terza stagione di Twin Peaks è stata oggetto di non poche critiche, secondo le quali è stata troppo lenta, totalmente diversa dalle prime due, noiosa e quant’altro.
Contro queste ultime opinioni se ne sono sollevate altre in difesa del regista, affermando che chi critica Lynch non ha capito nulla riguardo lui. David ha infatti perfettamente seguito il proprio stile; quello stile criptico, intriso di atmosfera onirica e carente di giunture cronologiche che cattura lo spettatore e lo lascia con mille domande alla fine.
E Twin Peaks è stato questo anche ora durante tutti e diciotto i suoi episodi, compreso quello finale che si conclude in maniera simile alla seconda stagione. Non in termini di avvenimenti, ma in tema di finale aperto. Forse l’obiettivo del regista è proprio questo: non dare risposte precise, dal momento che spiegare l’arte sarebbe uccidere quest’ultima, e lasciare libera ogni interpretazione; a carico degli spettatori, in questo caso.
Si è già vociferato di un’eventuale quarta stagione, chiedendosi se anche questa volta non si debbano aspettare altri venticinque lunghi anni. I vertici di Showtime, la rete trasmettente il telefilm, non sono stati esaurienti al riguardo, ma dichiarando che Twin Peaks “[…] è sempre stato inteso come una sola stagione […]”, dichiarazione non molto appagante a primo impatto. Però, chissà? Se si parla di Lynch, le incognite fanno necessariamente parte del gioco.