Molti, dopo la visione dei primi 2 episodi della nuova stagione del cult, avranno pensato: cosa diavolo sta succedendo?
Ma forse è meglio fare un passo indietro. Negli anni '90, per molti, critici e non, la serie TV Twin Peaks ha ridefinito cosa la televisione potesse essere e fare dando dimostrazione del fatto che il cinema potesse stare nel piccolo schermo. Se si dovesse individuare il pioniere della serie televisiva oggi, molto prima di Lost, ecco che sarebbe necessario fare menzione di questa amatissima che ha influenzato ogni serie TV da lì sino ai giorni nostri.
In breve, si narra la storia della comunità di una cittadina, il cui nome dà il titolo alla serie, che viene scossa dall’omicidio di una giovane ragazza, Laura Palmer. Il mistero di 'Chi ha ucciso Laura Palmer?' ha tenuto incollati allo schermo milioni di persone meravigliate dal fascino del surreale della serie.
Da più di un anno a questa parte si parlava di un ritorno, ma l’attesa per i fan è stata durissima. Dal primo teaser fino alle speculazioni su chi sarebbe tornato del vecchio cast. Ogni dettaglio de 'La serie evento', come l'ha definita Sky, è stato tenuto meticolosamente segreto, come da volere del regista David Lynch, ma quel che si è saputo è che, appunto, gran parte del cast originale 1990-91 si è rimesso i vecchi abiti e ha ripreso i ruoli.
25 anni sono quelli che nella serie Laura Palmer prometteva sarebbero passati prima di rivederla, e così è stato. L'anno scorso è stato annunciato a sorpresa l'inizio delle produzione Lynch-Frost, il duo che creò la serie, per la terza - mai realizzata - stagione.
Nella mattinata di ieri su Sky Italia, per un errore che sarà ricordato da molti come una piacevole sorpresa, sono comparse i primi due episodi, poco dopo cancellati, che sarebbero dovuti andare in onda in contemporanea per 38 nazioni a partire dalle 3, ora italiana, in un evento di 2 ore.
Cosa aspettarsi dal nuovo Twin Peaks? Sequel o reboot? È cambiata l'anima della serie?
Dopo una visione notturna ed una giornata di riflessioni, c'è da riconoscere prima di tutto che David Lynch, con Mark Frost, sta in tutta probabilità facendo quello che desidera, e questo è merito della politica senza restrizioni concessa da Showtime.
Il revival in questione non è un reboot, ma prosegue da dove si era rimasti, più o meno (n.d.r. niente spoiler). Già dalla colonna sonora si intuisce una tonalità molto dark, diversa dalla continuità musicale tipica di Twin Peaks in cui si inserivano i tanti momenti di leggerezza. La nostalgia, insomma, si avverte solo a tratti. Ciò che viene dalla musica si denota anche nelle immagini che, come in Fuoco Cammina Con Me, mostra le prese di distanza dal mood nostalgico e pacifico della serie originale. In pratica, l'inizio del nuovo Twin Peaks ricorda tantissimo Eraserhead. E, come per il film esordio di Lynch, la domanda rimane la stessa: che cosa vuol dire tutto questa roba?
David Lynch l'ha definito un film di 18 ore e quindi occorre aspettare, perché il nuovo mistero è appena iniziato e solo una parte dell'immenso cast è stata introdotta.
La comparsa inaspettata di attori, come Matthew Lillard (Scream), è esaltante, la presenza della 'sig.ra Ceppo' Catherine Coulson, sebbene malata, è davvero emozionante, ma ciò che colpisce nel segno e fa respirare la vera aria di Twin Peaks è la scena del brano cantato dai Chromatics al Bang Bang Bar, una scena che riscatta i cuori dei fan, come a dire: È tutto okay, sì, ci sono cose nuove e imprevedibili, ma siete a Twin Peaks. Questa terza stagione non fa che rispecchiare la consuetudine di Lynch di portare lo spettatore fuori dalla comfort zone: storie oniriche e ritmo diluito come un caffé americano.
Nuovi misteri e vecchie faccende da sistemare, i primi due episodi hanno sconcertato anche voi? Siete già in attesa con trepidazione domenica prossima?