Per Fabrizio Corona, i guai giudiziari sembrano non avere mai fine. L'ex "fotografo dei vip" è finito ancora una volta nel registro degli indagati della Procura di Milano per i reati di appropriazione indebita ai danni della società Atena, riconducibile allo stesso fotografo dei vip, e dichiarazione dei redditi infedele.
L'apertura di una indagine è un passaggio obbligato ai danni di Fabrizio Corona, già condannato il 12 giugno scorso ad un anno di reclusione e successivamente coinvolto nell'inchiesta sui 2,6 milioni di euro che gli inquirenti rinvennero nel controsoffitto di una sua ex collaboratrice e all'interno di alcune cassette di sicurezza in Austria.
Nello scorso mese di giugno Corona venne assolto dal reato considerato piu' grave, quello di intestazione fittizia dei beni, e venne condannato solamente per sottrazione fraudolente delle imposte.
Nelle more, la Sezione misure di prevenzione del Tribunale milanese ha rigettato un'istanza della difesa dell'ex agente fotografico mirata ad ottenere il dissequestro di parte dei contanti 'congelati', che ammontavano a circa 1 milione di euro. Era stata la pm Alessandra Dolci, titolare anche del nuovo fascicolo, a dare parere negativo.
Di Corona, le cronache sono tornati ad occuparsi dopo la dichiarazione della cantante del duo 'Le Donatelle' che a Silvia Toffanin durante la trasmissione 'Verissimi' ha raccontato le attuali condizioni precarie di salute dell'ex fotografo dei vip.
Lo sciopero della fame di Corona
Nel corso della trasmissione vennero mostrate foto che ritraevano Fabrizio Corona mentre, scortato dalle guardie carcerarie, viene condotto presso l'ospedale Gaetano Pini di Milano per accertamenti medici. Pare che Corona abbia smesso di alimentarsi per protesta fino a quando non verrà fissata un'udienza.
Un gesto simbolico per scuotere le coscienze dei giudici.
Lo stesso Corona punta al clamore mediatico dei suoi gesti provocatori, per indurre la magistratura a giudicarlo come un cittadino privato e non per il personaggio. Una vicenda che ormai si trascina nelle aule giudiziarie, ma anche nei talk show televisivi, da tempo immemorabile.
Proprio a metà settembre, i giudici di sorveglianza del tribunale di Milano avevano respinto la richiesta di affidamento comunitario, gettando ulteriormente nello sconforto l'ex re dei paparazzi e suscitando le ire dei suoi legali.