Quanto deve essere difficile condividere con gli altri una malattia, non una qualunque, quella che se non ce la fai a combatterla ti porta via con sé, figuriamoci parlarne davanti a qualche milione di persone:

"Ho avuto un cancro, in questi due mesi mi sono curata: ho fatto chemioterapia e radioterapia dopo un'operazione."

Il silenzio spiazzato del pubblico dice tutto ma c'è una ragione per cui Nadia Toffa, la giornalista delle Iene, ha scelto di raccontare la propria esperienza nel giorno del suo ritorno alla conduzione del programma per dire a chi ci sta passando che bisogna lottare, farlo con il sorriso, se è possibile, affidarsi ai medici e a cure serie.

Ha spiazzato tutti, certo era conosciuta per la caparbietà ed il coraggio con cui affrontava temi difficili durante il programma. Ora sappiamo che quel coraggio va ben oltre un'inchiesta.

Il malore

Lo scorso dicembre quel malore improvviso in una camera d'albergo, il ricovero d'urgenza, gli accertamenti ma in pochissimi sapevano cosa avrebbero rivelato quegli esami. Dice di aver preferito fare così per concentrare tutte le sue energie e tutte le attenzioni al suo percorso di guarigione. Ieri, però, nel giorno del suo ritorno in conduzione ha condiviso con il pubblico il racconto più difficile.

"Non mi devo vergognare di ciò che indosso: una parrucca." E per sdrammatizzare con il suo tono scherzoso ed il suo bellissimo sorriso dice:" sono più belli dei miei".

Scatta un calorosissimo applauso del pubblico e l'abbraccio di Nicola Savino. Nadia si riferisce a una sua vecchia conoscenza Gabriella, una bimba che anche lei ha lottato contro il cancro e ha sofferto quando sono iniziate le perdite di capelli. Lei cita la bambina ringraziandola per averle dato la forza e dice: "Se ce la fa uno scricciolo come te non vedo perché non dovrei farcela io" la ringrazia tanto.

Non nasconde l'emozione Nadia, il sorriso qua e là rotto dall'emozione ed il messaggio in fondo è non aver mai smesso di sorridere, aver avuto fiducia in se stessa ma soprattutto nei medici e nelle cure tradizionali.

Non siamo malati ma siamo guerrieri

La Toffa non si definisce malata, bensì una guerriera. Alla sua dichiarazione di ieri è arrivata un'altra testimonianza, quella di Elena Santarelli che combatte con il suo piccolo guerriero Giacomo, il suo primogenito affetto da una grave malattia.

Il risultato è stato incredibile: dopo lo show di ieri sera i social sono stati veicolo di una commozione corale, messaggi di sostegno nei suoi confronti ma anche di liberazione, come se questa donna a testa alta avesse finalmente sdoganato l'idea che di certe battaglie tanto dure se ne possa, anzi, si debba parlare senza vergogna.

In decine di inchieste Nadia Toffa ha dato voce ai deboli ma mai come stavolta il suo messaggio ha avuto una portata così dirompente, parla a chi oggi ancora deve uscirne ma lancia anche un invito ai parenti di chi lotta contro il cancro.