Da febbraio sulla piattaforma Netfix, che ha da poco annunciato la partnership con Sky, è disponibile la serie intitolata Seven seconds.
Seven seconds, creata e diretta da Vena Sud, è stata realizzata in dieci puntate colme di verità e attualità. Nei primi minuti lo spettatore vede subito il fatto che sarà al centro di tutta la serie: nel New Jersey, vicino New York e la Statua della libertà, lungo una strada che passa lungo un parco, un'automobile investe qualcosa: lo scontro è violentissimo.
Il guidatore, che al momento dello schianto era distratto dal cellulare e dall'ansia di arrivare all'ospedale dove aveva appuntamento con la giovane moglie incinta, è un poliziotto di nome Peter Jablonski ( interpretato da Bleau Knapp).
Quando apre la portiera e scende per vedere cosa è accaduto scorge sotto le ruote della sua auto una bicicletta, ma non chi stava pedalando. Quando al seguito di Peter arrivano i suoi colleghi, la scena si sposta sul corpo di un ragazzino: si tratta di Brenton Butler, quindicenne afroamericano, figlio di genitori molto credenti, una buona famiglia.
Cosa è accaduto a Brenton Butler?
Il ragazzo è ancora vivo, ma viene lasciato lì dai poliziotti, e ritrovato dodici ore più tardi. Portato in ospedale, pochi giorni dopo, Brenton muore.
Tutto questo avviene piuottosto velocemente, tutto quello che arriva dopo ha un che di orribile e sconcertante. Il caso viene seguito dal procuratore K.j. Harper ( Clare - Hope Ashitey) , ragazza di colore, di buona famiglia, scaltra, ma con evidenti problemi che non riesce ad eliminare dalla sua vita se non bevendo parecchio alcol, che prende a cuore il caso di Brenton e dei genitori, che disperati non riusciranno ad affrontare insieme quanto accaduto al loro unico bambino, e verranno travolti da un destino terribile.
Cosa è accaduto? Jablonski, consigliato dal collega Diangelo ( David Lyions), decide di non prendersi cura di Brenton, tanto sono tutti certi che nessuno abbia visto la scena: il motivo sta dietro alla razza di Brenton, per cui, secondo Diangelo, l'incidente verrebbe trasformato dai media in un omicidio d'odio razziale, cosa che non fatrebbe altro che fomentare i già numerosi scontri tra la polizia e la comunità afro americana.
Ma la morte di Brenton non passa inosservata, e la situazione è pronta a degenerare da un momento all'altro. Ognuno cercherà di trovare scheletri nelle vite degli altri per scaricare colpe e responsabilità.
Seven seconds, il cui senso del titolo si comprende appieno sol sul finire della serie, ed è un senso colmo di significato decisamente suggestivo, racconta di rapporti tesi, di quella parte di polizia corrotta che fa tutto ciò che vuole pensando di essere intoccabile. E forse è proprio così.
Una serie tv, quella di Netflix, da non perdere: i personaggi, tutti, sono magnificamente delineati,e le angosce, realistiche, saltano fuori dallo schermo.