Torna la seconda stagione della serie TV tratta dall'opera cinematografica di Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif. La mafia uccide solo d'estate 2 andrà in onda dal 26 Aprile in prima serata su Rai 1, per la regia di Luca Ribuoli, in sei serate. Si ripartirà dalla Palermo del 1979, in cui la famiglia Giammarresi dovrà fare i conti con la scelta tra legalità e 'inciuci pericolosi', tra amori e contrasti, con lo sfondo della terribile guerra mafiosa degli annoi 80' e con la morte del Presidente della Regione Piersanti Mattarella.

La trama

La famiglia Giammarresi sta per lasciare Palermo a causa della testimonianza di Lorenzo per aver assistito all'omicidio di Boris Giuliano.

In viaggio sul traghetto, vengono convinti dal piccolo Salvatore a tornare indietro grazie al vento di speranza che crede possa soffiare sulle loro vite. In realtà Palermo sarà attraversata da un'ondata di sangue dovuta dalla guerra intestina tra boss, quelli 'nobili' di Palermo e quelli feroci e affamati di potere di Corleone guidati da Totò Riina. Intanto la famiglia spera di poter continuare una 'vita normale' con il piccolo Salvatore che inizia la scuola media e lo zio sempre più attratto da Cosa Nostra, la quale miete la sua prima vittima, il giudice Terranova. Intanto si appresta a divenire Presidente della Regione Piersanti Mattarella e nel racconto verrà inserita l'immagine della vera visita che fece il Presidente Pertini, un'associazione di immagini rischiosa e coraggiosa che produce un grande effetto - come ha dichiarato lo stesso Pif che farà da voce narrante anche questa stagione.

Il cast

La serei scritta da M.Astori, S. Bises e M. Pellegrini, diretta da Luca Ribuoli, prodotta da Rai Fiction-Wildside, cedrà nel cast: Edoardo Buscetta nei panni del piccolo Salvatore; Claudio Gioé e Anna Foglietta saranno i genitori Lorenzo e Pia; Angela Curi sarà la sorella; Francesco Scianna nei panni dello zio Massimo e Nino Frassica nel ruolo di Fra' Giacinto.

Dalle dichiarazioni degli autori, la bellezza dei personaggi è proprio che nessuno di loro è completamente buono o cattivo, ed è questo che li rend attraenti per il pubblico, anche il frate compira dei gesti positivi - concludono gli autori.

Pif

Anche questa volta le vicende saranno raccontate dalla voce ormai riconoscibile di Pif, creatore del film da cui è tratta la serie, che con ironia - come suo solito - racconterà le vicende familiari e i fatti veramente accaduti visti dagli occhi del Salvatore oramai undicenne.

Pif commenta dicendo che stavolta non si parla solo di coscienza ma anche di coraggio, inteso come "la forza di non essere più da soli, infatti - continua l'attore e regista - girare questa serie senz arischiare la vita significa che qualcosa è cambiato". Pierfrancesco Diliberto poi continua dichiarando che "il film e la serie tv non sono solo un successo di carattere personale e professionale, ma che una vittoria culturale nei confronti della mafia, poiché - continua - più saranno i ragazzi a guardare la serie e più ci saranno buone speranze per il futuro". Aggiunge poi l'attore Claudio Gioé che "oltre la presa di coscienza è importante raccontare i fatti con gli occhi di una persona normale, in cui l'unica difesa dalla cattiva strada era la cultura, ovvero insegnare ai propri figli il senso di legalità".