In uscita oggi, 24 aprile, nelle sale cinematografiche italiane, il film "Loro 1" di Sorrentino, che racconta le vicende verosimili della vita che ruota intorno ad uno degli uomini più discussi del panorama politico italiano. Una storia di finzione che racconta gli italiani del nuovo millennio, ambientata tra la Roma dei Fori Imperiali e Villa Certosa a Porto Rotondo, in Sardegna.
Il film si apre con una pecorella tipica dei paesaggi sardi accompagnata, come sottofondo, da una ballata napoletana. Il lungometraggio è stato proposto in anteprima ieri, 23 aprile, alla stampa: prodotto da Indigo e da altri produttori francesi, verrà distribuito da Universal in 400 copie in Italia, mentre la seconda parte, "Loro 2", arriverà al cinema il 10 maggio.
L'idea di Paolo Sorrentino
Il regista parla del film come di un racconto di finzione in costume su dei fatti verosimili (e forse in parte anche inventati) ambientati nell'Italia tra il 2006-2010, alla fine del terzo governo guidato dal leader di Forza Italia. È un racconto incentrato sull'uomo Berlusconi, tra il personale, il quotidiano, le delusioni, le paure e delle relazioni umane con chi gli è vicino: poco o niente si ritrova dell'uomo politico, che viene rappresentato da poche battute, quasi esclusivamente contro i comunisti.
Si tratta, quindi, di una sorta di Berlusconi "privato", avvolto da un mistero definito dal regista "avvicinabile", a differenza degli uomini di potere del passato che erano lontani e difficilmente raggiungibili.
Paolo Sorrentino ha immaginato di narrare la storia dell'uomo fisico e morale, e ben poco del politico: la sua ambizione è quella di soffermarsi sull'imprenditore milanese tenendo conto dei sentimenti, non della cronaca dei fatti conosciuti. Secondo il regista napoletano, il "Cavaliere" è una sorta di "proprietà comune" agli italiani, legata anche alla circostanza che Berlusconi è sempre stato un grande narratore di se stesso (ne è una prova il fotoromanzo "Una storia italiana" che inviò agli italiani nel 2001, divenendo un simbolo).
Il regista partenopeo lo ha definito un "torero", richiamando una citazione di Hemingway: "non c'è nessuno che vive la vita fino in fondo eccetto i toreri".
Il film: spoiler
Durante la prima ora del film, la figura del Cavaliere non viene mai nominata. Tutti quelli che lo conoscono lo definiscono "Lui", e non compare mai fisicamente, se non nel tatuaggio di una escort chiamata dall'imprenditore Sergio Morra (che si rifà alla figura di Gianpaolo Tarantini), il quale offre la giovane ad un politico per ottenere un appalto.
Questi, dopo un iniziale rifiuto, alla fine cede alla tentazione: successivamente, anche Morra (interpretato da Riccardo Scamarcio) ha un rapporto con la escort, e quando vede l'immagine del Cavaliere ha una folgorazione; deve conoscerlo e raggiungerlo a tutti i costi, anche sfruttando le sue ragazze che offrono favori in cambio di droga. Da lì parte un turbinio di sesso, balli e quant'altro, con l'obiettivo di arrivare a "Loro" che, nella pellicola, indica tutti quelli che contano.
La vicenda ruota intorno ad un universo variegato di personaggi, costituito da starlette televisive, escort, politici, segretarie, faccendieri e feste dai richiami esotici da danzatrici del ventre. L'imprenditore pugliese Morra gestisce le sue escort con la compagna Tamara, che conosce un politico vicino al Cavaliere, che scrive poesie su "Lui" (Berlusconi), Santino Recchia (figura con molti richiami a Sandro Bondi), che desidera Tamara ma con la quale non ha alcun rapporto, e che non ha alcuna intenzione di presentare Morra-Tarantini al Cavaliere.
Chi veramente aiuterà l'imprenditore pugliese interpretato da Scamarcio sarà Kira (Kasya Smutniak), una delle favorite di "Lui" (Berlusconi). Questi personaggi, durante il film si concentreranno sul raggiungere "Loro", affittando una casa proprio di fronte a Villa Certosa, circondandosi di pasticche, musica e alcool, al solo scopo di farsi vedere da "Lui" e di attirare la sua attenzione. Questi sono gli italiani - secondo Sorrentino - che raffigurano uomini e donne motivati da tornaconto personale, ambizione e ammirazione, che si muovono attorno ad un paradiso di carne e ossa simboleggiato da Silvio Berlusconi.
Il rapporto con Veronica
Nella seconda parte di "Loro 1", si vede Berlusconi (interpretato da Toni Servillo) alle prese con la sua relazione con Veronica Lario, con il nipotino e con il politico che lo tradirà.
In una scena, il protagonista compare vestito da odalisca mentre si trova in camera con Veronica (Elena Sofia Ricci) nel tentativo di riconquistarla. Il duello tra i due anima il film: lei gli perdona i tradimenti, "Lui" la vuole riconquistare portandola su una giostra e facendole ascoltare la loro canzone, "Domenica bestiale", interpretata direttamente da Fabio Concato, convocato a Villa Certosa per l'occasione, con la delusione di Apicella.
La pellicola racconta - dice Sorrentino - questi italiani in contraddizione perpetua, ovvero prevedibili ma anche indecifrabili, una condizione misteriosa di cui il film parla, ma senza dare giudizi in merito.