Kevin Prince Boateng è sempre stato un personaggio controverso che amava stare al centro della scena: a Milano come a Londra e anche ora a Sassuolo. La musica è una passione che lo muove da sempre: animatore dei locali della movida milanese dove ha conosciuto quella che oggi, con qualche anno di ritardo rispetto a fidanzamento e nascita del loro figlio Maddox, è diventata sua moglie: Melissa Satta, che da pochi giorni ha deciso di lasciare il salotto della trasmissione Tiki Taka.

Il Prince diventa King per esigenze di rima e di video

Boateng si è sempre distinto per il suo carattere ma anche per la sua personalità: balla molto bene e canta altrettanto bene anche se ha deciso di avvicinarsi al Rap, genere che ama fin da quando era ragazzino.

Del rapper ha tutto: abbondanza di tatuaggi, uno stile dinoccolato ed egocentrico, una passione (anche questa reale) per orologi preziosi e macchine potenti. Si mette insieme il tutto e il gioco è fatto. “King”, il suo primo singolo, è un omaggio al gangsta rap della West Coast anche se non cade nella stessa violenza di linguaggio e di atteggiamento. Insomma, non siamo a Compton con Dr.Dre e Easy E: tutto è molto più glam.

Il video, che da qualche ora è in tendenza su You Tube e ha già raccolto oltre 670mila visualizzazioni, lo vede da solo davanti alla telecamera in ambienti alla moda ma senza nessuno accanto. Sale su un biliardo, scalcia le bocce, mostra la sua collezione di orologi con brillanti, sale e scende da una potente Mercedes e sfoggia i suoi capi di abbigliamento: tutti sportivi, pacchiani e rigorosamente firmati da marchi prestigiosi come Gucci o Louis Vuitton.

Il testo è semplice, molto immediato: attacca con un “Bro, turn up the volume” - fratello, alza il volume - e poi propone subito il refrain che ripete “vivo la mia vita come un re, senza alcuna pressione”. Ripete spesso la parola Hustle che è un termine molto carico ai rapper e che si presta a molti significati…. Imbrogli, truffa ma anche essere competitivi sempre e comunque anche quando rischi di prenderle: “Vivo così e non so fare diversamente da questo”.

Il finale del video offre un’immagine bizzarra con Boateng che si butta vestito di tutto punto, orologio di lusso compreso, in una piscina.

Da Prince Boateng a Prin$$: dopo il primo singolo forse un album

L’operazione musicale sta già destando molto interesse soprattutto in Germania dove la carriera di Boateng è nata, anche se Prince non ha voluto vestire la maglia tedesca della Mannschaft preferendo, contrariamente al fratello Jerome con cui è in rapporti piuttosto tesi da sempre, giocare per il Ghana.

Il video è stato diretto dal regista tedesco di origine turca Orkan Ce, molto attivo nelle produzioni rap e hip hop. La notizia della carriera musicale parallela del calciatore 31enne, da quest’anno al Sassuolo, è stata evidenziata anche in Inghilterra dove Boateng ha vestito le maglie di Tottenham e Portsmouth. Tante le citazioni: Prin$$ omaggia Ali, la prima superstar dello skateboard Tony Hawk, Nelson Mandela, salutato con tanto di pugno destro alzato come ai tempi delle Pantere Nere; ma cita anche le favelas per ricordare il calcio brasiliano che ama.

Prin$$ Boateng dice di amare la famiglia ma anche gli haters e nella frase forse più divertente in assoluto, in crescendo, recita “non ho bisogno di energia, sono io l’alimentatore”.

Un’altra delle citazioni più intense è “Me Myself and I”, come un vecchio album di Joan Armatrading ma anche una delle canzoni più celebri dei De La Soul. Della serie, conto solo io. In più punti del video Boateng posiziona le mani nel tradizionale gesto della West Coast, con anulare e medio che si accavallano. Per produrre il tutto e togliersi lo sfizio di un disco Boateng ha impiegato poche settimane: in tutto il brano dura meno di tre minuti, ma non è escluso che se dovesse arrivare il successo o l’interesse di qualche major la canzone “King” possa essere seguita anche da un album.