Lino Guanciale, ospite a Vieni da me (il nuovo contenitore del pomeriggio di Rai1 in onda alle 14.00) ha ricordato gli inizi nel mondo dello spettacolo, fondamentali secondo lui per vederlo arrivare al successo. Adesso, invece, l'attore ha l'imbarazzo delle cose da fare tra il cinema, il teatro e la televisione. All'inizio della sua carriera ha lavorato soprattutto in teatro dove ha ricevuto insegnamenti importanti dopo anni di gavetta. Durante l'intervista però, non ha nascosto le difficoltà dicendo: 'Fare questo mestiere è complicato dal punto di vista economico'.

Guanciale ha inoltre rivelato che nei primi anni, nonostante fosse molto impegnato con gli spettacoli, si poneva diverse domande sul proprio futuro. Lino Guanciale aveva infatti pensato anche di lasciare la sua passione che non gli dava sufficienti garanzie economiche. Ha voluto ricordare, inoltre, quando era nella città di Torino ed era il giorno della finale di Champions League del Milan affermando: 'Io piangevo', l'attore non sapeva infatti se quello sarebbe stato il lavoro della vita.

L'attore si confessa da Caterina Balivo

Guanciale ha sottolineato che veniva pagato 30 euro al giorno e lavorava solamente per due mesi ma, negli anni successivi, la situazione è cambiata in quanto Lino Guanciale ha ricevuto numerose proposte dal cinema e dalla televisione.

L'amore per la recitazione ha premiato l'attore che si è inserito nel mondo della fiction fino a diventare uno dei più amati ed apprezzati dalle donne sul palcoscenico italiano. Ha spiegato di essere particolarmente legato a due figure: il commissario Leonardo Cagliostro ne 'La Porta Rossa' ed il medico Claudio Conforti ne 'L'Allieva'.

L'attore nato ad Avezzano si è definito infine un uomo fortunato in quanto ha ottenuto il successo nonostante le numerose difficoltà affrontate.

Lino Guanciale e la passione per la recitazione

Lino Guanciale in questi ultimi anni ha lavorato senza interruzioni e per tale motivo ha deciso di prendersi una pausa dal piccolo schermo per dedicarsi al suo primo amore, il teatro.

Lo confermano queste parole: 'Ultimamente c'è solo il lavoro nella mia vita, c'è da ringraziare voi che me ne date la maniera'. Inoltre, l'attore ha parlato del rapporto con la sua famiglia, in particolare dei genitori e del fratello Giorgio. Ha ricordato il momento in cui ha comunicato al padre la decisione di intraprendere la strada della recitazione: 'non mi ha nemmeno lasciato finire di parlare, mi ha insultato per due ore'.