Andrea Dal Corso ha avuto recentemente modo di annunciare di essere malato, è infatti affetto dalla sindrome di Raynaud. Il giovane in proposito ha ricevuto molta solidarietà e affetto ed ha deciso di parlare di sé e della sua malattia sui social.
Tre anni di sofferenze
Andrea ha pubblicato su Instagram una foto che lo ritrae nel mese di marzo dell'anno scorso, uno scatto, come spiega il bel giovane, molto significativo per lui, perchè è da quel momento che le sue condizioni cliniche e fisiche sono migliorate.
Andrea ha infatti spiegato che, per circa tre anni, è stato pesantemente afflitto da questa patologia e che tutti i rimedi sono stati inutili.
Dal Corso ha ammesso di aver provato ogni cosa, dagli integratori ai medicinali vasodilatatori, senza però trarne giovamento. Neanche i medici sembravano dargli molta speranza, ma anzi ammettevano che questa patologia spesso non risponde bene alle cure.
La vera svolta per il ragazzo è avvenuta grazie ad un nuovo atteggiamento psicologico, grazie al quale Andrea è riuscito a recuperare la sua serenità e ad aumentare i suoi livelli di positività. L'uomo conclude il suo messaggio di speranza e ottimismo spiegando che da molti mesi la malattia non gli dà problemi e augurandosi che in futuro la sua sindrome rara non si ripresenti.
La sindrome di Raynaud
Come lo stesso Andrea ha spiegato sui social, la sindrome di Raynaud è una patologia che causa brevi episodi di vasospasmo.
Dal Corso ha ammesso di provare, in questi casi, dei fortissimi dolori a mani e piedi. In seguito a questi attacchi, la circolazione del sangue verso le zone interessate diminuisce e quando torna alla normalità l'area colpita può pulsare, arrossarsi, formicolare, bruciare e anche intorpidirsi.
Il freddo e lo stress possono contribuire a far partire un attacco.
Anche se nella maggior parte dei casi i soggetti colpiti dalla sindrome non riportano danni permanenti, in casi particolarmente gravi si possono presentare invece ulcere o cancrene. Gli attacchi possono durare da pochi istanti a diverse ore e verificarsi molto spesso (anche tutti i giorni) o ben più raramente. Come giustamente ha riferito Andrea Dal Corso, ad oggi non esiste una cura definitiva per questa sindrome, quindi per migliorare la qualità della vita dei pazienti si cerca prima di modificare lo stile di vita, in seconda battuta si prova l'utilizzo dei farmaci e come ultimo rimedio si può ricorrere all'intervento chirurgico.