Il giorno 28 dicembre 2018 Netflix ha pubblicato l'attesissimo Black Mirror: Bandersnatch, concepito come uno speciale natalizio della rinomata serie britannica ambientata in una bizzarra società dominata dall'incalzante uso delle nuove tecnologie. Bandersnatch è un film interattivo: rende lo spettatore partecipe attivo degli eventi grazie ad un sistema che permette di effettuare delle scelte inerenti lo svolgersi della trama. Ad un certo punto della scena compare sullo schermo un bivio che permette, grazie ad un semplice click, di scegliere tra due opzioni che presentano due possibili scenari.

Bandersnatch: la trama

1984. Stefan Butler è un giovanissimo programmatore alle prese con la programmazione di un nuovo videogioco, che prende le mosse dal libro-game di Jerome F. Davies dal titolo omonimo 'Bandersnatch'. Propone il suo lavoro alla Tuckersoft, società per cui lavora anche Colin Ritman, un rinomato autore di videogames. La demo di Butler piace alla società, che gli propone di programmare l'intero gioco presso i propri uffici. Qui entra in gioco lo spettatore, chiamato a decidere se Stefan accetterà la proposta oppure no. Stefan è un ragazzo problematico, vive da solo con suo padre, ed è in cura dalla dottoressa Haynes. Sua madre è morta in un incidente ferroviario quando lui era ancora un bambino e questo ne ha irrimediabilmente compromesso l'esistenza.

Il ragazzo porterà per sempre con sé un senso di colpa per aver preso parte, per certi versi, alla dipartita di sua madre: la donna, infatti, avrebbe preso un treno diverso se il bambino non le avesse fatto perdere tempo nella ricerca di un pupazzo. Durante lo sviluppo del suo gioco, il giovane protagonista è tormentato dal dubbio atroce di essere manipolato da qualche entità superiore che decide il suo destino, manovrandone anche i più piccoli spostamenti, e dubita della sincerità di suo padre e della dottoressa Haynes.

Questo disagio lo porterà sempre più all'interno di un vortice ai limiti della psicosi, in cui gioca un ruolo fondamentale lo spettatore, che di volta in volta decide ciò che accadrà.

I finali possibili

Le scelte possibili sono molteplici, ognuna delle quali conduce a esiti differenti. Tutto il film ha una durata media di 90 minuti e consiste in 150 minuti complessivi di riprese.

I segmenti sono in totale 250. Come si può ben intuire, i finali possibili sono differenti, 7 con esattezza, eccoli elencati di seguito:

  • Stefan Butler prende le pillole prescritte della sua dottoressa e riesce a terminare la programmazione del gioco.
  • Stefan, in preda a un delirio psicotico, uccide suo padre e ne fa a pezzi il corpo. Riesce ad ultimare la programmazione del gioco, ma il terribile delitto viene scoperto ed il suo gioco ritirato dal mercato. Sarà Pearl Ritman, figlia di Colin Ritman, a provare a riprendere in mano le sorti del videogame, con non poche difficoltà.
  • Stefan uccide suo padre e lo seppellisce. Il delitto viene scoperto e lui finisce in carcere, trascorrendo i suoi giorni a disegnare il suo gioco sulle pareti della sua cella.
  • Il film si conclude con Stefan che litiga con suo padre e con la dottoressa Haynes, nello studio di lei.
  • Stefan cambia il suo passato e parte insieme a sua madre con il treno destinato a deragliare. Perderà la vita a cinque anni nell'incidente ferroviario. La scena si sposta, poi, nello studio della dottoressa che, durante una seduta, constata il decesso improvviso del ragazzo.
  • Si scopre che Stefan è un attore e che suo padre, in realtà, è il regista del film di cui il ragazzo è protagonista.
  • Stefan si lancia dalla finestra a casa di Colin Ritman e muore senza terminare mai la programmazione del suo videogame.

Black Mirror, con il suo speciale natalizio, ha colpito ancora una volta.

Serie d'impatto, deve il suo titolo allo schermo nero dei dispositivi elettronici che permettono l'accesso ad internet. Non esente da critiche, molto spesso sembra però anticipare un futuro prossimo, costituito dal dominio tecnologico, non lontano dalla realtà che ci si sta dispiegando davanti.