Edoardo Santonocito, modello, influencer e allenatore di tennis si racconta in esclusiva sulle pagine di Blasting News in una lunga intervista, dove per la prima volta parla anche della sua vita sentimentale. Buona lettura!

Edoardo, lei è un affermato Influencer, cosa ci può dire di più su questo mestiere nato negli ultimi anni?

Domanda interessante! Allora, letteralmente, “Influencer” è un individuo con un più o meno ampio seguito di pubblico, che ha la capacità di influenzare i comportamenti di acquisto dei consumatori in ragione del suo carisma e della sua autorevolezza rispetto a determinate tematiche e/o aree di interesse.

La triste realtà è che ai giorni d’oggi tutti si credono “fashion blogger” o “Iinfluencer”. Sono convinti che basti avere qualche follower, postare contenuti discreti con qualche caption filosofica e taggando ogni tipo di brand che molti si sentono i nuovi Mariano Di Vaio! A me piace fare anche ironia su questo tema ma purtroppo ad oggi, é cosi! A mio parere, un “Influencer”, come dice la parola stessa, deve essere una persona in grado di guidare ed “influenzare” positivamente i propri seguaci e fans secondo il proprio gusto, le proprie esperienze ed il proprio bagaglio culturale, sia per quanto riguarda il feedback sull’acquisto di una maglietta o un telefonino, fino ad arrivare ad essere una “guida digitale” per una vacanza intera dall’altra parte del mondo.

Un “Influencer” deve essere anche un tramite tra il brand ed il consumatore e deve quindi essere una figura positiva in grado di poter fare uscire in maniera corretta la propria immagine sia da sola che legata ad un prodotto da sponsorizzare.

Come è iniziato il tuo cammino nel mondo del tennis e come si è evoluta la tua carriera agonistica?

La mia passione per il tennis è sbocciata a circa 14 anni, durante un’estate nel lontano 2006 per merito di mia mamma. Era giugno se non sbaglio, ero in pausa estiva dall’attività calcistica (ho giocato a calcio fin da piccolo) e continuavo a passare dalla Playstation al computer, così mia mamma, non volendomi più vedere lì a perdere tempo, mi ha portato a prendere una lezione di tennis nel circolo vicino a casa.

Dalle prime palline colpite scoccò l’amore e capii che quella pallina gialla sarebbe diventata una mia compagna per la vita. Da lì a pochi anni entrai in agonistica (dicevano che fossi molto portato), e durante tutto il periodo liceale ho continuato ad allenarmi ogni giorno, con il sogno e la speranza di diventare un giocatore professionista. A 18 anni, dopo la maturità mi sono trasferito in una accademia per provare a fare diventare quello sport un mestiere vero e proprio, allenandomi 6-8 ore al giorno tra tennis, preparazione atletica e palestra. Nonostante i pochissimi anni di tennis nel braccio (i miei coetanei giocavano da 12-13 anni, io da 5), i risultati iniziavano ad arrivare e stavo scalando la serie B, iniziando anche ad interfacciarmi con i primi tornei “veri”, quelli ITF ed ATP.

Non molto tempo dopo, purtroppo, all’età di 20 anni, mi sono visto sfumare davanti agli occhi questo sogno meraviglioso perché per problematiche famigliari ho dovuto abbandonare quella strada e scegliere un altro percorso di vita. Ho iniziato così a frequentare l’università di scienze motorie e mi sono iscritto al primo corso da Istruttore di tennis.

Come è iniziata la tua impressionante ascesa nel mondo dei social network, in particolare su Instagram?

Circa sette, otto anni fa ho aperto la mia pagina Instagram su esortazione di alcuni amici che già utilizzavano giornalmente l’applicazione per condividere foto e video con i loro amici. Piano piano iniziando a prenderci gusto, parallelamente con le mie piccole esperienze nel campo della moda e delle pubblicità, ho iniziato a ricercare sempre più qualità nei miei contenuti, utilizzando hashtags più inerenti ed ispirandomi a quelli che secondo me erano i migliori in quel momento.

L’obiettivo, il gioco, lì per lì, era quello di aumentare sempre di più il numero dei miei seguaci cercando di raggiungere tutti quei profili che ammiravo. Una mattina (non ricordo precisamente il giorno e l’anno), ho aperto gli occhi e preso il telefono come facevo ogni giorno ma il telefono sembrava impazzito, ricevevo in continuazione notifiche di likes e followers senza sosta. Facendo una ricerca più approfondita ero arrivato a conoscenza del fatto che una mia foto fosse stata ripostata da una pagina con più di 400 mila followers, così in pochi giorni passai da 2 mila followers circa a 15 mila. Dai giorni successivi ho iniziato a ricevere le prime reali richieste di collaborazione come Influencer.

La seconda grande crescita che la mia memoria ricorda è stata quando, diversi mesi dopo, una pagina da 1 milione e mezzo di followers ha pubblicato un’altra mia foto ed in pochi giorni sono arrivato circa a 30 mila followers. Il 13 luglio 2015 invece (qui la data me la ricordo molto bene), c’ è stata la prima vera svolta decisiva per quanto riguarda il mio pubblico e la mia ascesa. Era il periodo della #dontjudgechallenge ed avevo pubblicato un video simpatico inerente la challenge. Quel video divenne letteralmente virale, condiviso su innumerevoli pagine, blog e profili “vines”, iniziando così a generare incredibili interazioni portandomi nel giro di una settimana circa ad aver raggiunto 100 mila followers.

In quel momento ho realizzato che forse la mia vita stesse cambiando sul serio e che quel “giochino” chiamato Instagram potesse diventare un lavoro vero e proprio. Da quel giorno ad oggi sono passati quattro anni e ad oggi sono arrivato ad avere più di 1 milione di seguaci sulla mia pagina.

Nelle innumerevoli interviste che hai rilasciato non ti sono mai state poste domande sulla tua vita sentimentale, cosa ci puoi raccontare in merito?

Era da tempo che aspettavo una domanda del genere e sono felice di rispondervi e darvi tutte le informazioni che desiderate. Io mi sono fidanzato molto giovane, a 17 anni, precisamente il 6 gennaio del 2010, e sono tutt’ora fidanzato. Se guardate bene tra le mie foto nella mia pagina Instagram potete trovare Elena, la mia fidanzata attuale con la quale condividiamo tutto da più di nove anni.

Lei non è molto “social” ed è una persona molto riservata, per questo motivo non l’avete vista troppo spesso. Cosa posso dirvi su di lei... E’ una studentessa di ingegneria edile, ha 24 anni ed è abbastanza disinteressata al mondo social media, sebbene io abbia provato diverse volte a convincerla ad intraprendere questa strada parallelamente agli studi, avendo tranquillamente le possibilità per diventare una mia “collega”, essendo alta 1 metro e 75 ed essendo oggettivamente molto bella (non lo dico da fidanzato). Oltre a questo cosa posso raccontarvi... Che sono felicemente innamorato e che spero il prima possibile di mettere su famiglia (ormai vado per i 27 anni ed i progetti iniziano a farsi seri) .

Il matrimonio? E’ ovviamente in programma ma non so ancora darvi una data.

Quale è la meta turistica che ti è piaciuta di più in assoluto per adesso e quali sono i tuoi prossimi viaggi in programma?

La meta che mi ha affascinato di più è sicuramente Bali, se volete trovare un connubio perfetto tra mare, natura cultura e divertimento questo è il posto perfetto innanzitutto per la capacità di questo paradiso tropicale di non costituire solo un luogo, ma una dimensione del tutto particolare, che mescola tanti stati d’animo quante sono le culture della sua storia millenaria. Per quanto riguarda le mie prossime mete, ad aprile sarò a New York e per quanto riguarda l’estate non è ancora sicuro al 100%, ci sono un po’ di mete in ballo, ma quella che per adesso è in pole position è il Messico.

Vi farò sapere qualcosa in più appena avrò deciso e vi darò un po’ di feedback a riguardo.

Sei uno sport addicted, la palestra è la tua seconda casa e sei molto attento alla cura del corpo raggiungendo evidenti risultati. Quanto conta l’alimentazione nella tua preparazione?

L’alimentazione e l’allenamento devono andare di pari passo, l’uno non potrebbe funzionare senza una corretta applicazione dell’altro. Un buon allenamento necessita di un fisico attivo e ben sostenuto da un potenziale energetico confacente all’attività sportiva, ciò significa che non si fa sport a digiuno perchè al corpo mancherebbero le energie necessarie per attivare i suoi processi fisici, di sintesi e metabolici. È inoltre bene ricordare che col digiuno non si dimagrisce, non si scolpisce il corpo, non lo si modella e non si rimane in forma.

L’assenza prolungata di cibo o uno scarso apporto energetico mettono il fisico in riserva, con conseguente disequilibrio dei naturali processi biochimici dell’organismo. Fatte queste premesse, senza una corretta alimentazione abbinata al tipo di allenamento ed all’obiettivo che si prefigge, si possono vanificare ore ed ore spese in palestra. Ogni persona, come tengo a sottolineare ogni volta, ha un fisico diverso, un metabolismo diverso ed un modo differente di rispondere all’allenamento, quindi non esiste una formula magica che porta tutti ad avere un fisico da copertina. Ovviamente c’è una lunga lista di alimenti, bevande e condimenti che vanno esclusi in entrambe le fasi di preparazione ma sarebbe un discorso ancora più lungo ed articolato.

Se mi seguite sul mio profilo Instagram, sarete sempre aggiornati sui miei piani alimentari e su tutti i miei workout.

Hai un motto che ti contraddistingue? Un concetto di vita che segui giorno dopo giorno?

E’ da quando sono ragazzino che nella testa ho solamente due parole, LAVORO e DEDIZIONE. All’ età di 20 anni mi sono proprio tatuato il mio motto sul bicipite destro, “ AMAT VICTORIA CURAM “ . E’ una frase estrapolata dal latino e significa letteralmente che se si vuole raggiungere un obiettivo si deve lavorare veramente duro e dedicarcisi con tutti se stessi senza mai arrendersi e soprattutto andare fino in fondo accettando anche fallimenti e delusioni perché è proprio da queste difficoltà che si impara veramente qualcosa e ci si fortifica.

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi? Hai qualche sogno nel cassetto?

Obiettivi, tanti sia a breve che lungo termine; l’obiettivo più importante è quello di ampliare il più possibile l’attività che gestisco a Genova per espandermi notevolmente sia a livello regionale che nazionale provando a diventare un vero punto di riferimento non solo nella mia città ma anche in tutta Italia.In ambito social media, parlando ovviamente soprattutto di Instagram, voglio continuare assolutamente a crescere, migliorarmi e portare questo lavoro digitale ad un livello ancora più alto. Desidero viaggiare sempre di più, scoprendo nuovi posti ed allargando le mie conoscenze provando ad arricchirmi sia culturalmente che come persona. Da ogni viaggio che ho fatto (sia di lavoro che di piacere), sono sempre tornato con un qualcosa in più di positivo e quindi non voglio fermare questa ricerca della conoscenza tramite esperienze e culture internazionali provando a diventare una persona sempre migliore.Sogni…ne ho avuti tanti, molti dei quali sono svaniti negli anni. Adesso ho un piccolo sogno nel cassetto, quello di portare almeno uno dei miei allievi ad essere un tennista professionista, un giocatore A.T.P. nei primi 100 del ranking mondiale. Sarebbe anche una sorta di rivincita personale per poter vivere ed assaporare quel sogno che ho dovuto abbandonare diversi anni fa.