Nel corso di un'intervista alla radio spagnola RockFM, il cantante Bruce Dickinson ha ricordato il momento in cui è rientrato negli Iron Maiden, dopo aver lasciato il gruppo per dedicarsi alla sua carriera solista: per lui non fu una decisione semplice, ma il ritorno avrebbe dovuto preparare la band a qualcosa di nuovo, e non avrebbe dovuto essere un semplice salto nel passato.

L'intervista

Intervistato dalla radio spagnola RockFM, Bruce Dickinson ha ripercorso il suo ritorno negli Iron Maiden nel 1999:

"Non avevo interesse alcuno nel ritornare nei Maiden e focalizzarmi sul fattore nostalgia.

Tutto ciò che volevo sapere era avere la conferma che non fosse una specie di reunion. Non volevo un ritorno al passato". E poi ha aggiunto: "Doveva essere una band che si rimetteva insieme per dare uno sguardo al futuro, realizzare un grande disco e ripartire con forza verso la direzione giusta".

Determinante è stato sicuramente l'appoggio del fondatore e leader del gruppo, il bassista Steve Harris che ha sposato la sua idea: "Harris mi ha dato la garanzia che lui voleva lo stesso e io ho accettato con piacere. E il primo album che abbiamo pubblicato, Brave New World, credo sia una dei migliori dischi in assoluto".

Bruce Dickinson, come noto, è entrato negli Iron Maiden nel 1981 per sostituire Paul Di'Anno ed ha lasciato la band nel 1993 per dedicarsi ai suoi progetti solisti: ritorna però 6 anni dopo, nel 1999, e a breve uscirà il nuovo album Brave New World.

Rimpiazzato alla voce da Blaze Bayley, gli Iron Maiden hanno registrato due dischi, i meno apprezzati dell'intera discografia della band inglese, The X Factor, pubblicato nel 1995 e Virtual XI nel 1998.

Il libro di Bruce Dickinson

Negli ultimi tempi Dickinson sta promuovendo la sua autobiografia, dal titolo What Does This Button Do?

: nel corso di ogni presentazione il cantante legge estratti del suo libro, proietta diapositive e risponde alle domande dei fan presenti.

Nel libro ha raccontato la sua vita, ricordando sia i tempi in cui ha cantato con gli Iron Maiden, sia il suo periodo solista. Tra questi ultimi non manca l'esperienza davvero toccante con il concerto tenuto a Sarajevo, quando la capitale della Bosnia era sotto assedio, nel 1994.

Per questo motivo gli è stata assegnata la cittadinanza onoraria della città di Sarajevo, proprio perchè il cantante non volle rinunciare ad un concerto nella città, nonostante la città fosse stremata ed in ginocchio. Dickinson è riuscito a raggiungere Sarajevo grazie all'importante aiuto dei soldati dell'ONU ed ha tenuto uno show presso il Centro Culturale Bosniaco. Nell'autobiografia è ancora molto vivo il ricordo dei bombardamenti, e quell'esperienza gli ha dato un modo diverso di vedere la vita e la morte.