Sarebbero state tutte e tre d'accordo dall'inizio, complici di un 'gioco' che è sfuggito loro di mano. La 'grande accusata' si prende la rivincita. È stata tacciata da Pamela Prati ed Eliana Michelazzo, le altre due protagoniste del caso mediatico dell'anno, vicenda di Gossip e non solo, d'essere la sola responsabile del mega bluff, di aver creato lei il personaggio immaginario di Mark Caltagirone e di aver ordito il finto matrimonio dell'ex prima donna del Bagaglino.

Dopo l'8 maggio, quando le nozze fasulle di Pamela Prati sono state annullate ed è crollata la messinscena, Pamela Perricciolo, a parte alcune recenti dichiarazioni rilasciate a Selvaggia Lucarelli, era rimasta sempre in silenzio: a differenza delle ex socie, non aveva finora mai raccontato la sua versione dei fatti, né aveva più accettato ospitate nei salotti televisivi.

Ora ha deciso di raccontare la sua verità che chiama in causa le altre due in una lunga videointervista a Fanpage concessa a titolo gratuito. "Abbiamo fatto questa grandissima ca...a in tre", ha detto, prove alla mano: audio e chat private intercorse tra le tre.

'Operazione Mark Caltagirone', come è nato l'imprenditore inesistente

"Pamela Prati ha sempre saputo che non ci sarebbe stato il matrimonio perché lo sposo non c'era". La Perricciolo nella videoconfessione di 40 minuti a Fanpage ha ricostruito la vicenda. Sostiene di aver aspettato a parlare per vedere fin dove si sarebbero spinte le ex socie. Finora era stata in silenzio anche perché tra loro tre c'era un 'patto di riservatezza' che avrebbe dovuto valere per sette anni, voluto da Eliana Michelazzo e firmato il 1 aprile.

L'accordo obbligava tutte e tre a non raccontare nulla sia della vita privata e familiare che delle vicende relative alla Aicos Managment, l'agenzia di eventi e spettacolo che Perricciolo aveva regalato per metà ad Eliana che ne era divenuta la direttrice. Saltato l'accordo, Perricciolo ha deciso di parlare. Di profili falsi in agenzia ne avevano tanti e per usi diversi, per cui "è impossibile dire chi di noi li abbia utilizzati.

Le chat erano accessibili a tutte e tre".

Il personaggio e poi profilo fake di Mark Caltagirone è nato per caso: il ristorante 'Casanova', gestito da Perricciolo e Michelazzo, era frequentato da un imprenditore residente all'estero, tale Marco Calta, a cui piaceva Pamela Prati. Lei avrebbe iniziato a contattarlo su Instagram e sarebbe nata una relazione che ha ispirato il personaggio di Mark.

"Ma non c'è stato nulla di concordato", ha detto Perricciolo. Però l'invenzione è stata portata avanti finché l'agenzia ha divulgato la notizia che che Pamela Prati si sarebbe sposata. Nessuna delle tre pensava che la storia avesse tanto clamore mediatico. Perricciolo ha spiegato che, quando di fronte a un promesso sposo mai comparso in pubblico gli autori di Barbara D'Urso hanno chiesto di ricevere almeno una telefonata in diretta, la situazione è precipitata: si è scoperto che la voce del presunto Mark era quella di un attore. Mentre l'uomo che ha girato il video con Pamela era un amico. "Poteva finire tutto in una settimana, come aveva detto da Dagospia, perché tutti avevano capito", ha detto Perricciolo.

E invece il gioco è continuato. Tra i personaggi inventati e gli account falsi, indicati dalla Perricciolo, ci sono quelli di Simone Coppi e Ginevra Coppi.

Accuse e colpe condivise con i media

"Nessuno può plagiare una persona per dieci anni", ha detto poi Perricciolo per discolparsi dall'accusa di aver ingannato Eliana Michelazzo. L'ex corteggiatrice di Uomini e Donne avrebbe saputo benissimo quasi da subito che Simone Coppi non esisteva, ma le avrebbe fatto comodo un finto marito virtuale per un decennio. Inoltre, donna Pamela ha raccontato che mentre Eliana la accusava e diceva di volerla denunciare come responsabile della truffa, continuava a sentirla in privato, le proponeva di fuggire all'estero e le prometteva di portarle soldi.

Tra accuse e litigi, Eliana avrebbe scelto di portare avanti la storia in tv, mentre Perricciolo ha scelto dopo la prima settimana di non andare più dalla D'Urso.

Col senno di poi, per 'donna Pamela' l'unica cosa sensata da fare sarebbe stata andare tutte e tre in tv "a chiedere scusa all'Italia". O meglio, non a tutta. Perché secondo Perricciolo, se la colpa è per metà tutta loro, per l'altra metà è dei media. "Gente di Mediaset e Rai aveva capito che il matrimonio non ci sarebbe stato. Hanno messo tutto in dubbio, tant'è vero che Verissimo ha bloccato i pagamenti alla Prati". Responsabili sarebbero per 50% le produzioni tv che hanno continuato ad invitarle. E se Eliana con 7 mila euro ad ospitata, questo il cachet svelato da Perricciolo, ci ha guadagnato con le ospitate, questa storia sarebbe un grande affare anche per i programmi tv. "Se tu mi inviti e continui ad invitare i miei personaggi, fai il mio gioco".