Durante la serata di ieri, 16 luglio, sono state annunciate le nominations della 71esima edizione dei Primetime Emmy Awards, che premierà il meglio della tv made in USA dal periodo tra il 1° giugno 2018 e il 31 maggio 2019.

Le nominations, che arrivano direttamente dalla prestigiosa 'Academy of Television Arts & Sciences', sono state annunciate da D'Arcy Carden e Ken Jeong. La cerimonia di premiazione degli Emmy Awards 2019 si svolgerà il 22 settembre al Microsoft Theater di Los Angeles e verrà trasmessa in chiaro, in USA, dal canale televisivo Fox.

'Game of Thrones' ottiene ben 32 nominations

"Game Of Thrones", da noi conosciuta come "Il Trono di Spade", non ha avuto eguali: la Serie TV, tra le più seguite nella storia della televisione a livello globale, ha ottenuto ben 32 nominations a questi Emmy Awards 2019.

Dopo aver già vinto ben 47 volte nelle edizioni precedenti, tra i quali il premio per "Miglior drama" nel 2015, 2016 e 2018, "Game of Thrones", che quest'anno si è concluso la sua 8a ed ultima stagione, sicuramente porterà a casa un bel bottino anche questa volta.

20 nominations per 'Mrs. Maisel' e 19 per 'Chernobyl'

La comedy sulla casalinga dalle doti comiche, "The Marvelous Mrs. Maisel", la cui seconda stagione è uscita a febbraio su Amazon Prime Video, riscuote ben 20 nominations, mentre "Chernobyl", la miniserie rivelazione dell'anno sulla famosa tragedia nucleare accaduta nel 1986, riceve 19 nominations.

"When They See Us", miniserie di Netflix tratta da una storia vera di cronaca datata 1989 sull'incarcerazione senza prove di un gruppo di ragazzi (quattro di colore e un latino) accusati di aver ucciso una donna che correva a Central Park a New York, ottiene 11 nominations nelle categorie principali.

Molte candidature anche per le serie tv "Barry", dark comedy di HBO con Henry Winkler, "Fosse/Verdon" con protagonista Michelle Williams, che racconta la travagliata storia d'amore tra Bob Fosse, uno dei più influenti coreografi e registi del teatro, e Gwen Verdon, ritenuta la più grande ballerina di Broadway di tutti i tempi, ed "Escape At Dannemora", regia di Ben Stiller, che vede Patricia Arquette e Benicio Del Toro tra i protagonisti.

"Russian Doll" e "Fleabag", i successi di Phoebe Waller Bridge

Molto bene anche "Russian Doll" di Netflix e "Fleabag" di Amazon, entrambe sceneggiate (e nel caso di "Fleabag" anche interpretata) dalla geniale sceneggiatrice/attrice Phoebe Waller Bridge, che ottengono entrambe 6 nominations cadauna tra le categorie principali degli Emmy Awards 2019.

Riscuotono 5 nominations, invece, le serie tv: "Better Call Saul" di AMC, il sequel dell'amata "Breaking Bad", "Ozark" di Netflix, con Jason Bateman e Laura Linney (vista quest'anno anche nella serie tv LGBTQI "Tales of the City (2009)" su Netflix, "This is Us" della NBC, con altre nomine per Sterling K. Brown, Mandy Moore e Milo Ventimiglia, e "Veep" di HBO, serie veterana degli Emmy.

Buoni risultati anche per "Sharp Objects", "Succession", "The Good Place" e "Schitt's Creek", che fa guadagnare al canale americano Pop la sua prima nomina agli Emmy, che conquistano 3 nominations nelle categorie principali.

Nominations anche per "The Handmaid's Tale" e "House of Cards" e "Pose"

Tra i candidati anche le serie tv "The Act" e "The Handmaid's Tale" di Hulu, "Drunk History" di Comedy Central e "House Of Cards" e Bodyguard" di Netflix, con protagonista il bel Richard Madden, che ha interpretato Rob Stark di "Game of Thrones".

Da menzionare anche le nominations per l'intensa e coloratissima serie tv LGBTQI "Pose", ambientata nella New York 1987 ai tempi delle ballroom, che tratta temi piuttosto seri e controversi, apprezzatissima dalla critica. La serie è creata da Ryan Murphy, Brad Falchuk , gli stessi di "American Horror Story". e Steve Canals.